Il «sistema» continua a resistere

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Di recente la Commissione Regionale Antimafia ha lanciato l'allarme sui criteri con i quali vengono dati gli incarichi e fatte le nomine nella sanità siciliana. E ha parlato di "logiche spartitorie, di bottino di guerra, di privatizzazione della sanità pubblica, di assunzioni per favorire gli amici e i clienti".»

Il «sistema» continua a resistere

Tra i vari servizi giornalistici che ho letto oggi, uno in particolare mi ha incuriosito. Riguarda la sanità a Catania e, se quanto scritto corrisponde alla realtà, rappresenta la conferma di ciò che conosco da tempo.
Lo commento in due tempi.

PRIMO TEMPO

Titolo dell'articolo: "Garibaldi: lo 'strano' concorso per direttore della Farmacia". Si narra di un concorso pubblico per titoli e colloquio, ai fini dell'incarico quinquennale di direttore della struttura complessa Farmacia Ospedaliera presso l'Arnas Garibaldi. Il relativo capitolo di bilancio è di 60 milioni di euro ad anno. Il concorso lo vince una farmacista che ha tutti i requisiti.
Ma poco dopo la struttura complessa della Farmacia viene scorporata in tre macro aree, e ad ognuna di esse vengono nominate altre figure professionali, senza alcun avviso nè selezione. Parrebbe che la loro nomina sia in contrasto con una serie di norme.

Di recente la Commissione Regionale Antimafia ha lanciato l'allarme sui criteri con i quali vengono dati gli incarichi e fatte le nomine nella sanità siciliana. E ha parlato di "logiche spartitorie, di bottino di guerra, di privatizzazione della sanità pubblica, di assunzioni per favorire gli amici e i clienti".
Sottoscrivo l'analisi.

Sulla vicenda della Farmacia vi è un ricorso al Giudice del Lavoro e, a quanto si dice, vi sarebbero due esposti alla Procura della Repubblica.
Restiamo in attesa di sapere se saranno riscontrati comportamenti illeciti. 

SECONDO TEMPO

Dicevo che il fenomeno delle anomalie nella sanità lo conosco da tempo. Negli anni 1991/2001 sono stato deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana. Ho visto comportamenti illeciti in molti settori, compreso quello sanitario. Ho tentato, ove possibile, di contrastarli.
In un caso, proprio in merito ad alcune nomine nella sanità, ho presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Palermo. Vi fu un processo a carico di alcuni funzionari e di un deputato regionale.
Condannati in primo grado, salvati dalla prescrizione in appello.

Il sistema resiste, non è cambiato.
Domani inizierà il processo denominato "Università Bandita" per i concorsi truccati nell'Ateneo di Catania.
Forse, un giorno, vi sarà quello della "Sanità Bandita". I presupposti vi sono tutti. 
Purtroppo!