Una società addormentata

L'OPINIONE. «L'unica misura valoriale dell'agire è il profitto. Per questo si uccide, si ruba, si distrugge ed è considerato, per gran parte della società, legittimo».

Una società addormentata

Si ha un senso profondo di dissoluzione di una società dove, nel mondo di mezzo, si incontrano politica, criminalità, istituzioni, e lì vengono prese le decisioni vere. Le figure politiche sono di uno squallore unico nei loro comportamenti, sicuri della massima impunità per qualsiasi cosa facciano.

L'unica misura valoriale dell'agire è il profitto. Per questo si uccide, si ruba, si distrugge ed è considerato, per gran parte della società, legittimo.

Altre dimensioni valoriali, che possano contrapporsi al semplice profitto, sono del tutto marginali e non hanno formazioni politiche che cerchino di portarle avanti, creando una dialettica nella società. Siamo in un pensiero unico decadente che, in nome del semplice accumulo di ricchezza e potere, progressivamente sta disgregando la democrazia, distruggendo lo stato sociale, l'ambiente e ci avvicina sempre più ad una guerra senza speranze.

L.P.

Una società addormentata che assorbe tutto come un muro di gomma con profonda rassegnazione non ha molte speranze di futuro. Sicuramente il controllo orwelliano della comunicazione è l'elemento portante, in una visione a pensiero unico, a creare le condizioni di passività.

La speranza che questo meccanismo di controllo e passività venga inceppato da qualche granello di sabbia e si possa cambiare strada. Speranza flebile e quasi inutile in un mondo privo di dialettica vera.

L.P.