LE LEGGI DELLE DONNE. INCONTRI NELLE REGIONI

IN PIEMONTE IL 13 APRILE. La pandemia ha acutizzato alcune criticità strutturali come risulta dai dati statistici sulla disoccupazione femminile, sul maggiore ritardo delle donne nella ripresa del lavoro rispetto agli uomini, e sulla persistenza del gender pay gap.

LE LEGGI DELLE DONNE. INCONTRI NELLE REGIONI

Il viaggio dell’attenzione e dell’ascolto dei territori, intrapreso nelle regioni italiane a partire dal Lazio e poi in Puglia, Friuli Venezia Giulia, Molise, Basilicata, Campania approda il 13 aprile in Piemonte per capire insieme alle donne attive nella Regione quali sono i fabbisogni, come le attuali misure rispondono a ai fabbisogni e cosa invece manca per assicurare uno sviluppo sostenibile ed equo che veda le donne protagoniste della fase di transizione verde e digitale per  non perdere ulteriori posizioni in termini di opportunità di lavoro e crescita nelle filiere più promettenti dello sviluppo e per assumere  un ruolo attivo nella  trasformazione delle città.

Le grandi opportunità date dal PNRR che devono essere coniugate anche con tutte le altre che sono sostenute da diverse risorse disponibili, sia europee, cofinanziate o dirette, che nazionali.

Ogni Regione sta lavorando per costruire una democrazia paritaria sostanziale, un apparato normativo che tiene conto delle proprie specificità territoriali nel quadro normativo italiano che era stato avviato con la legge 903 del 1977 per proseguire con la legge 125 del 1991, poi approdate nel Codice delle pari opportunità.

La pandemia ha acutizzato alcune criticità strutturali come risulta dai dati statistici sulla disoccupazione femminile, sul maggiore ritardo delle donne nella ripresa del lavoro rispetto agli uomini, e sulla persistenza del gender pay gap.

La recentissima legge 162 che abbiamo presentato in questa aula degli Stati generali delle Donne lo scorso dicembre, presente la firmataria Gribaudo, costituisce un’ulteriore tappa fondamentale che affronta alcuni temi connessi sia al contrasto del gender pay gap sia alla rilevanza del “lavoro di cura” nella configurazione del divieto di discriminazione, senza dimenticare la promozione della presenza femminile negli organi della politica, dell’amministrazione e delle società pubbliche anche non quotate.

 

Introduce

Isa Maggi, coordinatrice nazionale Stati generali delle Donne

Stefania Benni, coordinatrice Stati generali delle Donne, Piemonte

Maria Grazia Colombari, ambassador della rete delle Città delle donne per il Piemonte

Relatrici

Gianna Gancia, europarlamentare

Giovanna Pentenero, assessora Comune di Torino, Formazione professionale,Politiche attive del lavoro. Promozione e occupazione giovanile e femminile

Monica Cerutti, ambassador Donne 4.0 e Presidente Fidapa Sezione Torino,Università di Torino

Franca Mina, avvocata penalista in Torino

Gemma Macagno, neuropsichiatra infantile, Associaz nazionale "Se non ora quando" Cuneo

Jolanda Bonino, presidente Associazione ACTA

Mariella Berra, Comitato Scientifico degli Stati Generali delle Donne

 

 

Per collegarsi: https://us02web.zoom.us/j/87894877208?pwd=d2Q3a2QyQWlyNVd5ZHVzbTRFV3dzZz09

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