Lina Wertmüller torna in libreria

«Essere o avere. Ma per essere devo avere la testa di Alvise su un piatto d'argento» (Albatros).

Lina Wertmüller torna in libreria

Cosa conta di più: essere o avere? Sam Silvermann è un famoso scrittore di gialli, ha una moglie affascinante, una schiera di donne che lo adulano e tutte le comodità di una vita alto-borghese nella metropoli del mondo per eccellenza, New York. Le cose vanno alla grande e Sammy è orgoglioso del suo ruolo di testimonial della società dei consumi americana degli anni Settanta, fino a quando non ritrova un suo amico di infanzia, Alvise.
Ebreo come lui, hanno condiviso esperienze al limite durante la guerra quando erano bambini. Una muta solidarietà dovrebbe unire i loro destini di uomini ormai di successo. E invece accade qualcos’altro. Sammy scopre che il suo amico è ben più famoso di lui, è un Premio Nobel. L’invidia lo divora giorno dopo giorno e lo getta in una profonda crisi creativa ed esistenziale, anche perché Isacco Smith fa di tutto per creare nuove occasioni di incontro.

 “La testa di Alvise appartiene al conflitto per antonomasia: cosa conta di più, essere o avere? A pensarci bene, si potrebbe pensare che tutto il cinema di Lina Wertmüller ruoti attorno a questa domanda. La lente attraverso cui Lina cerca una risposta è un sentimento capace di insinuarsi così profondamente nel cuore degli uomini, al punto da lacerare irrimediabilmente i rapporti, condizionare l’esistenza, provocare l’incapacità di governare istinti e gesti che ignorano il con ne tra bene e male. L’invidia è il motore della storia: indomabile e totalizzante, risveglia l’interrogativo esistenziale che mette in crisi il protagonista.

dalla prefazione di Valerio Ruiz

Lina Wertmüller

All’anagrafe Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (Roma, 14 agosto 1928), è una regista, sceneggiatrice e scrittrice italiana.
È stata la prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar come migliore regista, per il film Pasqualino Settebellezze, nella cerimonia del 1977. Nel 2020 le è stato assegnato il Premio Oscar onorario.