Non è un gioco: il fascismo fa schifo a prescindere

Guglionesi ha trovato un argomento di grande rilevanza mediatica su cui dibattere e criticare: la pubblica lapidazione dell'assessore alla cultura Basler. Forse, in questa situazione, molti avrebbero potuto fare un passo indietro o scegliere parole meno impegnative, considerando che le parole hanno un peso e spesso possono produrre l'effetto boomerang.

Non è un gioco: il fascismo fa schifo a prescindere
Il volgare saluto fascista. Noi lo condanniamo fermamente.

Finalmente è successo! Guglionesi ha trovato un argomento di grande rilevanza mediatica su cui dibattere e criticare: la pubblica lapidazione dell'assessore alla cultura Basler. Forse, in questa situazione, molti avrebbero potuto fare un passo indietro o scegliere parole meno impegnative, considerando che le parole hanno un peso e spesso possono produrre l'effetto boomerang.

 

È importante sottolineare che condanno qualsiasi forma di violenza e qualsiasi gesto riconducibile a ideologie fasciste. Tuttavia, condanno anche l'assessore per la leggerezza del suo gesto (perché di questo si è trattato, sicuramente la sua intenzione non era quella di paragonare la sua morale a quella del serbo) in quanto, essendo una figura istituzionale, avrebbe dovuto essere più attento nel manifestare liberamente i suoi pensieri e stili di vita. Avrebbe “dovuto” indossare l'abito dell'ipocrisia che, negli ultimi tempi, sembra essere molto di moda in questo impeccabile paesello, almeno dal punto di vista politico.

 

È innegabile che l'Italia sia storicamente conosciuta per essere diventata un paese antifascista e che dopo la caduta del fascismo, a seguito della seconda guerra mondiale, abbia adottato la tanto amata Costituzione democratica nel 1948, fondata sui principi antifascisti. È anche vero che l'antifascismo in Italia ha radici profonde e ha svolto un ruolo determinante nella lotta al regime fascista negli anni '20 e '30. Nel dopoguerra, si è sviluppato un impegno attivo per formare una società basata sui valori della democrazia, del rispetto dei diritti umani e della pluralità politica.

 

Ma l’Italia è davvero un Paese antifascista?

Stando all'esito delle ultime elezioni politiche, in cui la leader del partito Fratelli d'Italia (FdI), Giorgia Meloni, è emersa come vincitrice, si va ad interpretare che buona parte del popolo italiano ha trovato in FdI un partito che rispecchia le loro ideologie nazionaliste e conservatrici.

 

Dobbiamo però ricordare che FdI si identifica come un partito con radici nel movimento postfascista italiano, facilmente riscontrabile nell’evoluzione del partito da MSI a FdI. Questo lascia intendere che l’Italia vanta un riconoscimento che non proprio le spetta e la rispecchia se consideriamo le sue basi costituzionali fondate sull'antifascismo.

(Se l'Italia fosse stata veramente legata agli ideali antifascisti, avrebbe vietato la riorganizzazione di qualsiasi movimento o partito che presentasse anche solo delle minime somiglianze ideologiche con il regime fascista, tra i quali FDI).

 

Il popolo italiano la dice lunga su quelle che sono le priorità, le volontà, le esigenze e le pari opportunità, dando una nuova chiave di lettura, personale e personalizzata, a ciò che è inteso come democrazia.

 

Detto ciò, con grande rammarico da parte di tutti quanti quelli che non si sentono rappresentati dalla scelta della maggioranza italiana, torniamo al “caso Basler” che tanto ha fatto scandalizzare e vergognare alcuni che, proprio in virtù delle consultazioni amministrative, hanno scelto come candidato alla carica di primo cittadino, uno, come  affermai allora,  “simpatizzante” diciamo così, della signora Meloni, che oggi siede, insieme ad altri, al tavolo della minoranza che scandalizzata da gesto dell’assessore, ne chiede  le dimissioni immediate, supportati da  quelli che gridano “VERGOGNA”, i quali non ne hanno provata alcuna nello scegliere i candidati  da proporre come alternativa avversaria, considerando che gran parte di loro è palesemente schierata a destra.

 

Guglionesi è una realtà talmente piccola che ognuno conosce bene, o quasi, tutto di tutti e dunque, prima di “vedere la pagliuzza nell’occhio dell’altro, porre attenzione nella trave del suo di occhio”.

Questo non giustifica in nessun modo la leggerezza con il quale l’assessore ha pubblicato il post sul suo profilo personale, d’altra parte però non è mai stato un segreto per nessuno quali fossero le sue ideologie politiche e nonostante ciò, molti guglionesi lo hanno votato.

 

Preoccupiamoci piuttosto di capire perchè non è stata la sinistra (si fa per dire ovviamente) a colpire nel” cuore” i guglionesani.

 

Marco lo conosciamo tutti e per tutti ha sempre avuto una parola gentile e non solo, certo, in qualità di amministratore dovrebbe essere più attento nell’esprimersi, ma è inesperto e in quanto tale andrebbe supportato e non lapidato in pubblica piazza come l’ultimo dei delinquenti. Crediamo nella sua buona fede.

 

Lo ha dimostrato negli anni di essere rispettoso e amico di tutti. Il suo più grande difetto?  Pensare di essere di destra, o forse lo è!

Ho visto e sentito più fascisti tra gli antifascisti che altrove.

 

 

 

AVVERTENZA:

Noi di WordNews.it siamo antifascisti. Ci teniamo a ribadirlo ancora una volta. Per l'ennesima volta. Rigettiamo con sdegno saluti fascisti e mentalità legate a quel mondo condannato dalla storia.

Condanniamo senza mezzi termini, indipendentemente dal contenuto dell'articolo pubblicato, le esternazioni, gli atteggiamenti fascisti. E' un reato ed è gravissimo vedere quel braccio destro alzato. La storia serve per cancellare l'ignoranza che perseguita il genere umano. La questione non è soltanto politica ma etica, morale. E' un reato fare il saluto romano. Un gesto squallido e schifoso. 

Ovviamente rispettiamo le opinioni di tutti, ma come diceva Pertini, tranne quelle dei fascisti.

 

"La fede politica dei fascisti la combatto. Non è una fede politica. Il fascismo è l'antitesi delle fedi politiche. Il fascismo opprimeva tutti coloro che non la pensavano come Lui. Non si può parlare di fede politica se si opprime la fede politica altrui".