ONDA PAZZA/3 - Vigilia elettorale

SPECIALE Peppino Impastato. RADIO AUT. La trasmissione satiro-politico-schizofrenica. Il testo è stato gentilmente concesso da Salvo Vitale.

ONDA PAZZA/3 - Vigilia elettorale

Vigilia elettorale

 

Onda pazza del 5 maggio 78

 

Sigla “Facciamo finta che tutto va ben”.

Faro: Bene siamo arrivati, diamo inizio con questa sigla, la solita penso che la riconoscerete tutti, a Onda pazza, siamo qui tutti, come sempre tutta l’equipe è pronta, un po’imbarazzata, un po’ confusa, perché la fase di preparazione è molto difficile e molto laboriosa. Ascoltiamo la sigla e ci risentiamo dopo.

Peppino: Eh sì, facciamo finta che, facciamo finta che…Onda pazza comincia, sta cominciando, siamo già pronti, predisposti a far scivolare, a far venir fuori una trasmissione allucinante e bellissima.

Salvo: Oh yes, do you speak english?

Peppino: Oui!

Salvo: Ma guarda, si dice yeees

Parte la canzone “Cuore ingrato”

Salvo: Chi è questo ingrato?

Peppino: Il cuore! Naturalmente il cuore di Mafiopoli.

Salvo: Tutto è passato non ci pensare cchiù.

Peppino: Eh sì, sarebbe molto opportuno non pensarci più, comunque c’è chi ci pensa!

Salvo: Ah guagliò che hai capito?, stammu in coppa..

Peppino: In coppa a che cosa?

Salvo: In coppa a nu cavallo..

Peppino: In coppa d’u cavallo, eh no il cavallo non è più di moda a Mafiopoli, almeno in questo periodo, un periodo appunto caratterizzato dal clima della campagna elettorale. Il cavallo non è di moda in quanto non è in lizza il cavaliere.

Salvo: Ma comu, u megghiu cavaddu s’azzuppau?

Peppino: No, diciamo che si è ritirato il miglior cavaliere. Il core ingrato di Mafiopoli s’è preso non la vitamina ma s’è preso, s’è beccato 45 scrutatori!

Continua “Core grato”

Salvo (in sottovoce): Scccc, u sai c’è na riunione d’a commissione elettorale a Mafiopoli, un lu riri a nuddu però.

Faro e Peppino: Chi dici, chi dici?

Salvo: Vero, si stanno riunendo..

Peppino: Talè, talè, veru, arrivano talè, talè che arrivano, arrivano, si stanno infilando dintra a u municipio! Don Faro Arcadiscienza sta trasennnu.

Faro: C’annu a faari, c’annu a fari?

Salvo: S’annu a spartiri a torta

Faro: A torta? E ci nn’è pi tutti?

Salvo: Noooo! Allura pirchì è ammucciuni?

Faro: Ma pirchì è ammucciuni appuntu?

Peppino: Pirchì si l’annu a spartiri tra iddi, tra iddi!

Faro: Ma nuddu lu sapi, nuddu?

Salvo: U sai ca savi a vutari?  E s’annu a pigghiari i scrutatori.

Faro: Ma picchì comu su a pagamentu?, ma che è stu discursu?, un ci capisciu cchiù nienti.

Peppino: Sì ca su a pagamentu, 40 mila lire l’uno. Talè, talè, prima trasiu Don Faro Arcadiscienza, ora Ninni Carozzo sta trasennu…talè!

Faro: 40 mila lire a testa? A testa?

Salvo: Sì, chisti su pi i pisciteddi di cannuzza

Faro: Accussì un si cunsumanu, un si cunsumanu? Unni li pigghianu sti picciuli?

Salvo: Ma no, ma no! C’è a mamma ca pensa pi tutti cosi.

Peppino: U sai cu su chisti d’a commissione elettorale?

Salvo: Cu su?

Parte il brano “Quelli che” La television la ga una forza de leon…,

Peppino: Quelli che, quelli che

Salvo: Quelli che si spartono i scrutatori tra di loro..

Peppino: Oyeee

Salvo: Chiddi che ci appizzano la reputazione per 40 mila lire pi i scrutatori… oh yeeee

Faro: Talè stannu discutennnu, fanno tutti blà blà, ma chi dicinu, chi dicinu?

Peppino: Eh sì, è giunto il momento della spartizione, della spartizione degli scrutatori, ci stanno perdendo la reputazione con questa spartizione.

Faro: Ma che cuntanu piccioli, ma che c’entra?

Peppino: No, no un cuntanu i piccioli, cuntanu i voti!

Faro: Ah! I voti, in base alle carte di diecimila lire?

Peppino: No, chi carti di diecimila lire, in base al numero alla quantità di scrutatori che, secondo loro dovrebbe essere direttamente proporzionale con il numero di voti che dovrebbero totalizzare o realizzare, comunque…comunque non c’era giunta notizia che alla riunione segreta della commissione elettorale ha partecipato pure il partito della sinistra avanzata, eh sì, sì

Salvo: C’era puru??

Peppino: Sì, c’era pure, c’era pure!

Faro: Cu c’era??

Peppino: Credo che c’era presente per la sinistra avanzata il suo segretario Pippo Ferraiolino (1), sì sì.

Salvo: E come s’a sparteru sta torta allora?

Peppino: Giungono proprio in questo momento i risultati ufficiali dell’assegnazione degli scrutatori avvenuta nel corso di una riunione segreta clandestina, si clandestina come le brigate rosse, clandestina, della commissione elettorale. Bene, bene, questi i dati, questi i risultati dell’assegnazione.

Salvo: Democrazia Cristiana, scrutatori..

Peppino: 36

Salvo: Bene, bene bene!

Peppino: Inoltre sono stati assegnati 9 scrutatori al partito della sinistra avanzata, 9 scrutatori, 36 e 9 no scusate ho sbagliato prima il dato, alla Democrazia Cristiana sono stati assegnati 27 scrutatori, 9 scrutatori sono andati a un cane sciolto, all’ex palafreniere dell’onorevole Ninni Carozzo,(2) il quale non sappiamo come distribuirà questa sua consistente fetta di torta, 9 scrutatori sono andati al partito della sinistra avanzata, per intenderci al partito di Franco Ma-nesci (3). Nella Democrazia Cristiana, all’interno dei 27 scrutatori della Democrazia Cristiana, sono confluiti i nove scrutatori assegnati quale rappresentante del Partito Socialdemocratico defunto o in via di estinzione, Don Faro Arcadiscenza, il quale, avendo il figlio candidato nelle liste della DC, ha ritenuto opportuno e doveroso fare slittare, trasferire i suoi 9 scrutatori alla Democrazia Cristiana, 18 ne aveva e 9, 27!

Continua il brano di Jannacci: Quelli che la mafia…non ci risulta

Eh si infatti la Democrazia Cristiana giunge, si tratta di un’indiscrezione, la Democrazia Cristiana ha fatto sapere a Don Tano seduto, ha fatto sapere che è disponibile a cedergli tutti e 27 gli scrutatori! Non sappiamo se Don Tano Seduto ha accettato la proposta

Coro di voci: Augh!!

Salvo: Quelli di Mafiopoli, oohyee!

Peppino: Oyees! Un’ultima indiscrezione, sembra che la Democrazia Cristiana abbia concesso tre scrutatori al partito della sinistra moderata o di centro, per intenderci al partito rappresentato..

Voci: Psissss, Psiss…..

Salvo: E a vuatri, nienti?

Peppino: U pitittu!!  e sempre su Mafiopoli, sempre in clima elettorale. Bene…

Salvo: Ultimissime, ultimissime!

Peppino: Ultimissime della sera, ultimissime. Il banco..

Salvo: Di cani e gattì.(4)

Peppino: No! Il banco di Carrapipì offre prestiti bancari senza interessi, a tutti coloro i quali abbiano intenzione di votare per la lista della bandierina tricolore, capeggiata da Pippo dispregiativo di faccia, presidente…

Salvo: Faccetta?

Peppino: No, dispregiativo di faccia è Facciazza,(5) il quale è anche il direttore del banco di cani e gatti…no del banco di Carrapipì!

Parte il brano “Mi vendo”

Salvo: Cosa vende allora, azioni della banca?

Peppino: No, prestiti, fa prestiti.

Faro: Piccioli, piccioli, piccioli a volontà!

Peppino: Si piccioli, piccioli, piccioli per gli amici e per gli elettori!

Faro: A me, a me un milione!

Peppino: Calma, calma, per chi vota lei?

Salvo: A bannera, a bannera!

Peppino: Bravo, bene. Cassiere un milione al signore! Si contrassegni la carta moneta con una bandierina tricolore.

Coro di voci: Anche a me, anche a me! Puru a mia, a bannera, a bannera!

Salvo: Pi ccu voti?

Coro di voci: A bannera, a bannera!

Peppino: Bandierina tricolore.

Salvo, cantando: A banniera, tricolore è sempre stata la più bella.

Faro: Papà ma a me non me li dai?

Salvo: Tu non voti! Niente! In castigo!

Peppino e Faro: Prestiti, prestiti, prestiti…al banco di cani e gattì, no di carrapipì.

Faro: Cani e gatti, topolini, scarabei un po’ di tutto.

Peppino: L’importante, centrale, è votare per la bandierina tricolore!

Faro: La bandiera tricolore!

Salvo: Questa sera, questa sera alle ore, che ore sono?, 22 no 23 perché è sempre nel 23 che queste cose si fanno, questa sera alle ore 23 grande comizio in piazza!

Peppino: Parlerà un altro banchiere di nome Mimì per la sinistra avanzata.

Salvo: Mi chiamano Mimì, ma il mio nome è Luciaaa.

Peppino: Lucia, polpa di Bacca, (6) non di vacca.

Faro: Bravo Mimì, bravo, bravo Mimì, sei molto bravo, dai parla, parla!

Salvo: Concittadini miei..

Applausi

Salvo: Amici, compagni…(applausi), grazie, grazie sono commosso…grazie grazie. Ma lo stato democratico non cederà al ricatto dei brigatisti, e brigatisti sono tutti, tutti quelli che non stanno con noi! Eccoli là! Quelli che si mettono con la macchina, dietro....con la macchina di lusso dietro la cantoniera e se ne vanno alla manifestazione, quelli sono i brigatisti!

Coro e applausi: Bravo, bravissimo

Salvo: Quelli sono cialtroni. Ma ecco che qua abbiamo il professor De Mauro, l’illustre glottologo che ci illustrerà il significato di questa parola, cialtroni.

Salvo, alterando la voce: Dunque, secondo me, cialtroni significa chi ha, “ci-ha, chi ha il trono, per sinossi la i è diventata e. Allora chi è che ha il trono? Chi sta sulla sedia principale? il sindaco. Quindi chi è cialtrone? Chi è che ha il trono, ovvero il sindaco! Ma il sindaco che cos’è? Un democristiano e quindi chi sono i cialtroni?

Coro: Scudo crociato…

Salvo: Voto sprec..

Peppino: Cialtrone di stato!

Faro: E’ un voto sprecato!

Salvo: Molto bene, riprendiamo il nostro comizio..

Coro: Mimì, Mimì, parla, parla!

Salvo: Noi abbiamo una tradizione da difendere, sono le rosse bandiere della rivoluzione, ma la rivoluzione per adesso non si farà più, abbiamo deciso di fare la controrivoluzione. Ammazza tutti i rivoluzionari, pigghialu, pigghialu, ddocu è. Pigghialu! E’ un brigatista, arrestatelo, guardie!

Peppino: A questo punto, in sede di commento, dobbiamo far notare che quella che avete ascoltato prima era una registrazione, dobbiamo far notare che Mimì, il banchiere Mimì, della sinistra avanzata, ha indicato come brigatista uno che aveva la faccia molto scura, sì e perché non era molto in linea nel vestire, si trattava di un contadino.

Faro: Un marocchino?

Peppino: No un contadino! E ha invitato i carabinieri a controllargli i documenti per verificare le sue generalità e per stabilire con precisione di chi si trattasse.

Faro: Un arabo?

Peppino: No! Un contadino.

Faro: Forse un africano?

Peppino: No, un contadino! Ma alla fine del comizio, visto che non ci possiamo dilungare, la sezione, non tutta la sezione, diciamo il gruppo dirigente della sinistra avanzata di Mafiopoli, ha regalato a Mimì, a Mimì succo di bacca, polpa di bacca, banchiere, oratore ufficiale della sinistra avanzata, ha regalato un mazzo di fiori bianchi.

 (parte la canzone “ Fiori bianchi per te”)

Peppino: Ancora cronaca elettorale da Mafiopoli, abbiamo registrato alcuni stralci della conferenza che la signorina Sa… Sacaretti eh no…(7)

Salvo: Saraga

Peppino: Eh,.piccolo sarago, sì, piccolo sarago femmina, ha tenuto alla sala del Palmone,(8) non del pulmone, del palmone, sempre in Mafiopoli, domenica scorsa. La signorina Piccolo sarago femmina, ha parlato abbondantemente di problemi femminili, ha parlato soprattutto dell’aborto, che come sappiamo è in discussione al parlamento. Naturalmente la signorina Piccolo sarago femmina, ha fatto, diciamo, precedere il suo intervento, la sua relazione introduttiva, da quello che di fatto ha presentato in questa competizione, in questa battaglia elettorale, come il suo inno personale, si tratta di “Gondolì, Gondolà” che adesso ascolteremo

 (parte il brano).

Salvo (cantando): Gondola con la DC!

Silvana: Dunque, sono la signorina Piccola Sarago, della lega anti-aborto. Questo è appunto l’argomento della mia discussione di stasera. Quello che io volevo dire è questo: ma cosa vogliono queste donne che vogliono l’aborto? E’ un delitto l’aborto! Volete capirlo, care mie? E’ come uccidere un uomo, uccidete un essere umano. L’aborto non è possibile! Voi commettete un infanticidio. Ancora volevo dirvi questo, dobbiamo difendere il diritto alla vita, come dobbiamo difendere questo diritto alla vita? Ma naturalmente con lo scudo. Quale scudo? Lo scudo che noi dobbiamo usare è uno scudo crociato, sì! Ma a salvaguardia della nostra sessualità! Quindi quello che io voglio dirvi, rimettiamo in mezzo la cintura di castità con lo scudo crociato. (applausi)

Parte la canzone “Pigghiate na pastiglia”

Salvo: Biedda! Come parli bene. Parole sante. Signorina: pigghiati na pastiglia! Una pillola anticoncezionale volevo dire.

Silvana: Mah! Paolo Sesto non vuole!

Salvo: Ma Paolo Sesto ha le sue brave azioni in una fabbrica di pillole anticoncezionali!

Faro: In Sguizzera!

Salvo: Pigliate na pastiglia e senti a me.

Faro: Pastiglie scudo crociato, in vendita presso tutte le farmacie locali.

Salvo: Le troverete anche in chiesa la mattina della domenica.

Faro: Si, sono in sacrestia.

Salvo: Sì anche per la gatta!

Faro: Pillole scudo crociato.

Salvo: Pillole, pillole!

Faro: Buone, buone queste pastiglie! Chi le ha fatte? Chi le ha fatte?

Silvana: Direi che mi fanno semplicemente schifo!

Faro: Uhmm! Buone!

Silvana: L’amore condizionato.

Salvo: Bisogna fare l’amore solo per avere figli! Così dice Paolo Sesto e San Paolo.

Silvana: I figli sono la gioia della famiglia!

Salvo: E’ si unn’hai nienti di darici a manciari?

Silvana; Campano d’amore, caro mio. L’amore che tu devi sforzarti di dargli.

Salvo: Ma pigghiati na pastiglia, senti a me!

Parte la sigla “ Facciamo finta che tutto va ben”

Faro: Bene, a questo punto Onda pazza si congeda nella speranza che non vi abbia suscitato malessere.

Salvo: Onda pazza

Faro: La trasmissione satiro schizofrenica vi da il ciao

Salvo:  Vai vai e ascolterete la replica la domenica dalle 9,30 in poi

Faro: Vi è una perturbazione nella zona di Mafiopoli.

Salvo: Onda pazza uuhhuu (imita il vento)

Silvana: Onda pazza si congeda da voi.

Salvo: Onda ubriaca, trasmissione psichico satiro schizofrenica, con leggere introversioni di caratteristiche metal…

Faro: si sono sempre gli schiz

Silvana: e già lo dimenticavo, siamo sempre sball…

Salvo: La psicosi va di moda

Silvana: Alla faccia di Piero Angela

Faro: Sì, tutto va bene. Abbiamo risolto tutti i problemi nel corso di 60 minuti! 60 minuti

Salvo: o 69?

Faro: no 60 minuti

 

Note:

1) Si tratta di Pippo Palazzolo, segretario del P.C.I., di mestiere fabbro ferraio: Ferraiolino è un    incrocio tra Palazzolo e ferraio, con riferimento anche alla poca altezza del candidato.

2) Si tratta di Antonio Caruso, già stalliere dell’on. Pandolfo e consigliere comunale del P.S.D.I.

3) Si riferisce a Franco Maniaci, vicesindaco e dirigente del P.C.I. di Cinisi.

4) Indica l’agenzia di Terrasini del Banco di Canicattì,

5) E’ il soprannome di Pippo Orlando, direttore del Banco ed esponente del P.L.I. 

6) Si riferisce a Domenico Bacchi, deputato Regionale del P.C.I. Il comizio è stato fatto pochi giorni prima della morte di Peppino e Bacchi si è scagliato, con particolare violenza, nei confronti della lista di Democrazia Proletaria. Qualcuno ha visto in ciò come una sorta di benestare all’assassinio di Peppino. Successivamente Bacchi si è scusato dicendo di essere stato informato male, su Peppino, dai compagni del P.C.I. di Cinisi.

7) Si tratta della signorina Serugheti, il cui cognome, a Cinisi era comunemente storpiato in Sarachetti.

8) Il riferimento è alla sala delle Palme di Cinisi, noto salone per riunioni preelettorali