Papa Francesco da Fazio: «Anche per un non credente, libero e laico, c'è da riflettere»

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. « Il Vangelo e il vero cristiano sono elementi di permanente contraddizione.»

Papa Francesco da Fazio: «Anche per un non credente, libero e laico, c'è da riflettere»

Ho ascoltato l'intervista a Papa Francesco e letto una parte dei commenti. Numerose sono le considerazioni che mi vengono in mente, ma per il momento ne sintetizzo qualcuna.
Su altre tornerò in seguito. Fuorvianti mi sembrano i rilievi di carattere formale. Certo, era auspicabile un intervistatore qualitativamente diverso da Fazio, e al Papa si potevano rivolgere altre importanti domande. Ma ciò che conta è soffermarsi su alcuni messaggi, che sono emersi con assoluta chiarezza. 
Altrettanto fuorviante e riduttivo mi appare poi il tentativo di valutare tali messaggi secondo schemi tipici della ideologia politica.

Può essere un modo per esorcizzarli ed evitare una seria riflessione sul contenuto. Francesco ha individuato nel clericalismo uno dei più gravi mali della Chiesa. Chiediamoci cosa significa.

Una Chiesa ripiegata su se stessa, chiusa alla società, al bisogno e alla sofferenza di molti.
Una Chiesa ingessata, paga dei privilegi mondani.
Una Chiesa che riduce il proprio ruolo nella difesa ed esaltazione della dottrina religiosa, spesso astratta e disincarnata.
Una Chiesa  in prevalenza apologetica, intellettualistica, cerebrale e non storica.
Una Chiesa strumento di potere e di orgoglio, funzionale al sistema politico ed economico.
Una Chiesa che ha perduto i valori della umiltà, di uno stile di vita povero e sobrio.
Una Chiesa che non è profetica.

Dalle parole di Francesco emerge una Chiesa diversa, che si ispira unicamente al Vangelo. E nel Vangelo non vi è alcuna teoria politica, non vi è un progetto di struttura sociale.

Vi è una forza e uno spirito capaci di animare strutture che vanno aprendosi verso una progressiva liberazione della persona e della realtà storica nella loro interezza. Il Vangelo e il vero cristiano sono elementi di permanente contraddizione.

Ecco, questo è il nucleo centrale del discorso di Francesco. Anche per un non credente, ma sinceramente libero e laico, credo vi sia da riflettere.

Perchè il "clericalismo" si annida, spesso, nelle  nelle istituzioni temporali!