Premio Calvino, Maddalena Fingerle vince con «Lingua madre»

Premio Calvino, Maddalena Fingerle vince con «Lingua madre»
premiocalvino.it

E’ stato proclamato oggi pomeriggio il vincitore del Premio Italo Calvino 2020: si tratta della giovane scrittrice esordiente Maddalena Fingerle che con “Lingua madre” si aggiudica la 34esima edizione del prestigioso Premio Letterario. Lingua madre è “un romanzo compatto di grande maturità che riesce nella sfida di tenere insieme leggerezza e profondità, affrontando con piglio holdeniano e stile impeccabile il complesso tema della parola tra pulizia e ipocrisia nel singolare contesto del bilinguismo altoatesino”.

Durante la premiazione (avvenuta in streaming in collaborazione con il Circolo dei lettori di Torino) sono state inoltre assegnate dalla giuria composta da Omar Di Monopoli, Helena Janeczek, Gino Ruozzi, Flavio Soriga e Nadia Terranova, due coppie di menzioni speciali della Giuria: la prima va a Oceanides di Riccardo Capoferro e a Il valore affettivo di Nicoletta Verna, mentre la seconda va a Schikaneder e il labirinto di Benedetta Galli e a Vita breve di un domatore di belve di Daniele Santero. La menzione speciale Treccani è stata attribuita a Giardino San Leonardo di Gian Primo Brugnoli. Il direttivo del Premio ha infine insignito l’opera non finalista Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino di Davide Rigiani di una menzione speciale del Direttivo.

Il Premio Italo Calvino, fondato a Torino nel 1985 (poco dopo la morte di Italo Calvino) per iniziativa di un gruppo di amici dello scrittore tra cui Norberto Bobbio, Cesare Cases, Anna Chiarloni, Natalia Ginzburg, Massimo Mila, Lalla Romano e Cesare Segre, si prefigge lo scopo di raccogliere l’eredità del ruolo di Talent scout che Italo Calvino ha rivestito per Einaudi, al fine di premiare scrittori esordienti ed inediti seguendo i criteri che lo stesso Calvino utilizzava: attenzione, equilibrio, gusto della scoperta e funzione critica.

“Il Premio non ha mai voluto – consapevolmente – definire una propria linea critica, né privilegiare stili, forme e contenuti. L’interesse è unicamente per la qualità della scrittura e per l’emergere di nuove tendenze”.