Real Madrid e Manchester City sono di un altro livello

Per il terzo anno consecutivo, le due corazzate si sono sfidate in Champions League. Stavolta lo scontro è avvenuto ai quarti di finale, con un 3-3 pirotecnico nel match d’andata.

Real Madrid e Manchester City sono di un altro livello


Il quarto di finale più atteso non ha di certo deluso le migliori aspettative, offrendo ai numerosi appassionati una partita ricca di emozioni e di tanta qualità da entrambe le parti. Diverse considerazioni ha lasciato questo primo round:

  • Bellingham e Haaland non sono stati determinanti nell'economia della sfida, ammettendo quanto sia stato prezioso il lavoro oscuro fatto nelle varie fasi di gioco. Eclatante il fatto che il Manchester City non abbia provato minimamente a buttare un pallone in area di rigore, per mettere nelle condizioni migliori il proprio bomber. In compenso, dalla media e lunga distanza, Foden, Gvardiol e Valverde, hanno regalato tre gol meravigliosi.
  • I due portieri non si sono dimostrati all’altezza dell'impegno, nonostante Lunin ha meritato la titolarità dopo aver fatto registrare prestazioni importanti. Invece Ortega del City si è ritrovato titolare a causa dell’infortunio del titolare Ederson. Quello che viene da chiedersi è cosa ci fa il Manchester City con un secondo portiere preso dalla serie b tedesca? Bel dilemma.
  • Dilemma come Guardiola che stando sempre a contatto con la propria panchina, utilizza i cambi quasi sempre a fine match. Ma lo si adora per questo motivo, proprio quando sembrava che la scelta di schierare titolari i 4 centrali di difesa non desse i frutti sperati vista la sofferenza mostrata nel contrastare l’imprevedibilità di Vinicius e Rodrygo, ecco che Stones (schierato terzino destro) innesca Foden per il 2 a 2 provvisorio. Pochi minuti dopo Gvardiol (schierato terzino sinistro), esce dal cilindro una conclusione a giro imparabile per Lunin così da ribaltare il risultato e portare la sfida sul 3 a 2 per gli inglesi. La scelta di non cambiare spartito si è rivelata intelligente.
  • Sponda Real invece? Fino al pareggio di Foden stava realizzando un capolavoro, con Ancelotti che ha messo in campo una squadra corta e aggressiva, sfruttando verticalizzazioni per cercare la profondità e l’ampiezza per allargare i reparti del City. Fino a quando le risorse sono state in abbondanza, la squadra ha detto, ma quando queste sono venute meno si è invertita l’inerzia della partita. Il giallo ricevuto da Tchouaméni dopo un minuto ha influito parecchio.
  • Partendo da questo presupposto, la tenuta mentale in una partita così importante è decisiva: più partite dentro la stessa partita, dove chi ha maggiore esperienza riesce a tenere meglio i capovolgimenti di una sfida. È impensabile che una squadra riesca a sottomettere per 90 minuti l'altra. In questi casi la spunta sempre chi incassa meglio i colpi e chi sbaglia di meno, per dirla in termini di boxe.

Un’ultima considerazione c'è, che poi è la continuazione del titolo: Real e City sono davvero di un altro livello? Dipende.

Dipende da cosa si aspetta di vedere in una partita. Ai posteri l’ardua sentenza.