Somma Vesuviana, documenti alla portata di tutti. In barba alla legge sulla privacy

IL DANNO. Alla fine, finalmente, ha risposto il dirigente dott. Ferraro al quale, innanzitutto, dobbiamo dare atto che risponde sempre. Informato della vicenda ha risposto di non saper nulla e che il problema è causato dai messi, poiché essendo lui dirigente anche dell'ufficio protocollo ci ha rassicurato che al protocollo non avvengono tali inadempienze in materia di privacy.

Somma Vesuviana, documenti alla portata di tutti. In barba alla legge sulla privacy

SOMMA VESUVIANA (Napoli). All'ingresso del Comune, dove ha sede l'ufficio protocollo, ci sono scatoloni poggiati su un mobile, non custoditi e visibili a tutti. Ma che tipo di documenti?
Abbiamo constatato che vi sono cartelle esattoriali, con tanto di nominativi in vista, e altri documenti sensibili.

Abbiamo chiesto ad un operatore il motivo per il quale tale documentazione fosse in quel posto. la risposta disarmante è stata questa: "lo chiedete a me?". Non a caso questo è il paese di Ponzio Pilato. La tradizione è sempre rispettata. 

Qualche malintenzionato potrebbe prendere dei documenti senza alcun controllo? Di questi tempi i dati personali sono oro per chi agisce nell'illegaliltà, soprattutto nel mondo delle truffe. 

Bisognerebbe chiederlo al sindaco Salvatore Di Sarno. Ma il primo cittadino non risponde più alle nostre telefonate. Siamo finiti nella sua blacklist, solo per aver fatto il nostro mestiere.

Abbiamo, quindi, provato a chiamare al telefono lo staff del Sindaco, per cercare di porre una semplice domanda a tutela del diritto alla privacy dei cittadini sommesi. Abbiamo iniziato a telefonare - a varie utenze - dalle ore 8:30 di questa mattina. Solo alle 9:45 ha risposto l'operatore del centralino.

Abbiamo chiesto del segretario comunale, dott. Buono, ma era assente. Abbiamo chiesto del vice sindaco, risultato assente. La stessa situazione si è ripetuta per il presidente del consiglio comunale.

Alla fine, finalmente, ha risposto il dirigente dott. Ferraro al quale, innanzitutto, dobbiamo dare atto che risponde sempre. Informato della vicenda ha risposto di non saper nulla e che il problema è causato dai messi, poiché essendo lui dirigente anche dell'ufficio protocollo ci ha rassicurato che al protocollo non avvengono tali inadempienze in materia di privacy.
Gli abbiamo chiesto di intervenire in merito e di scendere giù all'androne interno a verificare lo stato dei luoghi.

Tra qualche guiorno ritorneremo presso Palazzo Torino, sede del Comune di Somma Vesuviana, per verificare se tale situazione è stata risolta.

Le foto che alleghiamo all'articolo sono state scattate lunedì scorso e come sempre parlano da sole.
Siamo certi che dopo questo articolo quei documenti saranno riposti in armadi chiusi e i dati protetti, come dalla normativa vigente in materia di privacy.

Ma per ora la violazione resta ed il danno è fatto.

 

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