Via D'Amelio: una strage di Stato

Salvatore Borsellino: «Siamo davanti a una giustizia parziale. La verità storica è evidente. Si parla di 'elementi istituzionali.»

Via D'Amelio: una strage di Stato

«Ritengo che mio fratello sia stato ucciso non perché avrebbe potuto opporsi alla Trattativa, mio fratello è stato ucciso per la Trattiva. È stato uno dei punti della Trattativa l’eliminazione di mio fratello. Perché gli interessi dei pezzi deviati dello Stato e della mafia coincidevano.»

Borsellino: «gli assassini di mio fratello sono dentro lo Stato», WordNews.it, 24 agosto 2020

"Nella sentenza c'è scritto quello che sostengo da 30 anni: via D'Amelio non fu solo una strage di mafia ma di Stato, ci furono complicità e la sottrazione dell'agenda rossa avvenne a opera di elementi delle Istituzioni".

Queste le parole di Salvatore Borsellino, raccolte dall'AdnKronos. Il commento del fratello del giudice Paolo (massacrato nella strage del 19 luglio del 1992 insieme agli agenti di scorta) seguono le motivazioni della sentenza sul depistaggio delle indagini sull'eccidio.

Prescrizione del reato di calunnia aggravato per i due poliziotti Mario Bo e Fabrizio Mattei e assoluzione Michele Ribaudo (poliziotto).

"L'amarezza - spiega il fondatore del movimento delle agende rosse - è legata anche all'assenza di colpevoli. I giudici affermano che non fu solo mafia. In quella sentenza non ci sono colpevoli e dubito che mai ce ne potranno essere. Avere giustizia nel nostro Paese è una cosa impossibile. Questa sentenza lo dimostra: nessun colpevole. Siamo davanti a una giustizia parziale. La verità storica è evidente. Si parla di 'elementi istituzionali".

Ma su questi elementi non si indaga mai in questo Paese orribilmente sporco.

"Il depistaggio inizia con la sparizione dell'agenda rossa eppure su questo punto fondamentale non c'è mai stato un processo specifico. Perché vengono indagati quelli che hanno convinto Scarantino a depistare?"

 

L'INTERVISTA a Salvatore Borsellino

PRIMA PARTE. «Borsellino: «gli assassini di mio fratello sono dentro lo Stato»

SECONDA PARTE. «Chi ha ucciso Paolo Borsellino è chi ha prelevato l’Agenda Rossa»

TERZA PARTE. Borsellino«L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto» 

 

L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO

Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»

Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»

Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»

 

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