Somma Vesuviana, i parrucchieri scrivono alle istituzioni locali

LA RICHIESTA. Già in precedenza, sui social, vi era indignazione, poiché alcuni abusivi - come già abbiamo riportato - svolgevano l'attività presso le abitazioni. Non solo contro ogni legge in materia sanitaria e fiscale ma anche eludendo i DPC e le ordinanze del Governatore De Luca. Questa categoria, forse, è la più colpita dal virus Covid-19 e sarà molto difficile recuperare il perduto.

Somma Vesuviana, i parrucchieri scrivono alle istituzioni locali
Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay

La categoria dei parrucchieri, presenti sulla città di Somma Vesuviana, prendono carta e penna e scrivono al Sindaco Di Sarno. Sono mesi che queste attività sono chiuse a causa dell'emergenza Covid-19 e, ormai, sono allo stremo.

Già in precedenza, sui social, vi era indignazione, poiché alcuni abusivi - come già abbiamo riportato - svolgevano l'attività presso le abitazioni. Non solo contro ogni legge in materia sanitaria e fiscale ma anche eludendo i DPC e le ordinanze del Governatore De Luca. Questa categoria, forse, è la più colpita dal virus Covid-19 e sarà molto difficile recuperare il perduto.

Ecco il comunicato integrale del "Gruppo Acconciatori" di Somma vesuviana

Ill.mo Signor Sindaco, Ill.mo Signor Onorevole,

Volevamo porre alla Vostra  attenzione la drammatica situazione in cui versiamo noi categoria Parrucchieri,  Barbieri e Centri estetici della città di Somma Vesuviana.

Tutta la categoria di professione sopra citata, ha deciso di mettere insieme i bisogni di ognuno e dar voce ai malcontenti causati dalla situazione d’emergenza sanitaria da Covid-19.

Dato il protrarsi dello stato d’emergenza e quindi la chiusura delle nostre attività, come ben  si può immaginare ognuno di noi è costretto a vivere e a fronteggiare una situazione economica non affatto semplice.

Il nostro vuole essere un grido d’aiuto nell’appoggiarci alla riapertura delle nostre singole attività e poter far fronte ai singoli impegni economici di ognuno.

Cosi come tante altre tipologie di attività sono state riaperte, seppur con limitazioni e dovute misure precauzionali anti contagio, anche noi chiediamo di poter fare lo stesso garantendo in primis tutte le norme igienico sanitarie e presenza di dispositivi personali contro la diffusione del virus sia per noi, per il nostro personale lavoratore che per la nostra clientela.

Alla luce di questa drammatica situazione capirete che ci sarà il problema, che parte della categoria sarà costretta pur andando contro la propria etica e la propria dignità a doversi abbassare al lavoro nero in atto estremo pur di poter sostenere economicamente la propria famiglia.

Tutto questo potrebbe essere fonte di veicolazione e di contagio del virus, cosa che invece non avverrebbe se lavorassimo all’interno dei nostri saloni che abbiamo già provveduto a mettere in sicurezza.

Vi chiediamo  quindi di sostenerci nella nostra battaglia e farci lavorare dignitosamente come sempre abbiamo fatto.