Una soluzione «impossibile e impraticabile» che «non risolve i problemi della città, anzi li aggrava»

VASTO/Petizione online contro il progetto di nuova variante ANAS della statale adriatica. Un progetto, e non è l’unico, di cui si parla da troppi anni e non giunge mai ad un’utile conclusione.

Una soluzione «impossibile e impraticabile» che «non risolve i problemi della città, anzi li aggrava»

Sono passati cinque mesi e undici giorni dalla seconda giornata di inferno di fuoco a Vasto, l’inizio di Agosto 2021 è stato segnato – da Pescara fino a Vasto, unica città colpita per due domeniche di seguito – da quello che definimmo un attacco terroristico in stile mafioso a questo territorio. La seconda domenica, fu violentemente colpita la parte sud del territorio vastese. Interessando anche parte dei terreni su cui dovrebbe sorgere il nuovo ospedale, di cui si parla ormai da decenni. Esattamente come sono passati oltre 35 anni dalla prima volta (l’ultima fu undici anni fa) in cui si parlò – in una città dove migliaia sono gli appartamenti vuoti – della costruzione del villaggio SIGMA-SIV da ben cinquemila appartamenti almeno secondo alcune previsioni progettuali.

L’Italia è il Paese delle «cattedrali nel deserto», delle «eterne incompiute» e dei progetti di cui si parla, parla, parla, che si paventano e ripaventano e poi rimangono sulla carta o poco più. La posa della prima pietra del nuovo ospedale venne annunciata, in clima ormai già pre elettorale, l’estate scorsa per la fine di agosto. Cinque mesi dopo stiamo ancora aspettando.

Un altro dei tanti progetti finora rimasti sulla carta, di cui si parla da tanti anni e che non giunge mai ad una conclusione fattiva ed utile (soprattutto!) per il territorio è la variante ANAS della Statale Adriatica. In quest’ultimo periodo l’ANAS sta portando avanti un progetto, una proposta di realizzazione. E sta emergendo quanto la voce di questo territorio, troppo spesso lontano dai centri decisionali e ben poco considerato ed ascoltato se non in tempi di passerelle elettorali, pare non sia stata chiamata in causa. È questa la conclusione che appare spontanea o poco più vedendo le reazioni e le criticità che stanno emergendo. Ma lì dove non arrivano i Palazzi può arrivare la spinta dal basso. Il direttore di Vasto Domani Giorgio Di Domenico ha lanciato su Change.org la petizione «Salvaguardiamo il panorama del nostro golfo» rivolta a «tutte le persone che amano la città di Vasto».

Il progetto dell’Anas, si sostiene nell’appello, «non risolve i problemi della città, anzi li aggrava». Il traffico pesante «continuerebbe a percorrere buona parte dell'attuale percorso senza portare alcun beneficio allo sviluppo turistico locale». Il viadotto, che sorgerebbe sotto Palazzo d’Avalos e la Loggia Amblingh, «andrebbe ad impattare con la stupenda vista del Golfo, da sempre vero orgoglio e gioiello  di questa cittadina sull'Adriatico».

«Una soluzione impossibile e impraticabile che farebbe spendere risorse importanti senza di fatto risolvere i problemi di Vasto Marina» la critica al progetto, a cui sottolinea la petizione ci sono «soluzioni alternative meno impattanti e più utili ce ne sono ad Ovest dell'abitato di Vasto».

 

È possibile leggere il testo integrale della petizione e sottoscriverla qui https://www.change.org/p/salvaguardiamo-il-panorama-del-nostro-golfo?recruiter=691645565&utm_source=share_petition&utm_campaign=psf_combo_share_initial&utm_medium=whatsapp&utm_content=washarecopy_32171086_it-IT%3A0&recruited_by_id=7f4e8170-035e-11e7-9d65-5dd723b2b5d0

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