1 maggio 2023: «Il lavoro è importante e importante è che sia possibile per tutti»

«Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione». Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Articolo 23), 1948.

1 maggio 2023: «Il lavoro è importante e importante è che sia possibile per tutti»

Oggi festa. Nel calendario figura come festa del lavoro. Io studentessa lavoratrice ai tempi dell’università e lavoratrice immediatamente dopo la laurea ho dedicato alle mie scelte di lavoro studio e impegno perché il lavoro stesso divenisse testimonianza. Il mio lavoro mi accompagna tutti i giorni perché chi sceglie il servizio pubblico sa bene che il bene comune non va in ferie e non conosce feste. 

Le istanze della  collettività sono scritte sul libro che un buon amministratore sa di dover tenere sempre aperto per leggervi le domande alle quali ha il dovere di dare risposta.  

Le risposte ci sono sempre e quando non le si danno è solo per incompetenza o perché ci si asserve alla  logica della decantazione. Il silenzio è affermazione di potere e il potere della burocrazia si rafforza con il silenzio. 

Oggi ho voluto cercare commenti e riflessioni sul lavoro. Ho rifuggito le pagine delle maggiori testate e ho preferito entrare nelle pagine degli amministratori della cosa pubblica, dei candidati a dedicare il proprio impegno per il bene comune. Con enorme piacere ho riscontrato che non esiste solo il silenzio ma una buona dose di uniformità nell’affermare l’importanza del lavoro per tutti.

Il lavoro, dunque, è importante e importante è che sia possibile per tutti. Il lavoro sarebbe importante anche per chi non riesce a trovare un posto di lavoro e per chi ha perso il posto di lavoro. 

Alla domanda di lavoro avanzata dalla collettività come hanno risposto i decisori politici che con determinazione si consolidano nelle poltrone  forti degli ottimi risultati della diabolica oralità? Alle domande sul lavoro  quanti hanno concretamente risposto? 

Sarei felice di ricevere una risposta io, umile studiosa di dati, oggi, giorno dedicato al lavoro.

Le risposte ci sono sempre e quando non le si danno è solo per incompetenza o perché ci si asserve alla logica della decantazione. Il silenzio è affermazione di potere e il potere della politicanza si rafforza con il silenzio.

 

Agli inoccupati, i disoccupati, i precari, i cassintegrati.

Alle madri ed ai padri di famiglia umiliati, mortificati, privati della Dignità, mandati a casa su due piedi.

Ai giovani precari, che vorrebbero costruirsi, una famiglia.

A chi è mobbizzato, vessato, molestato sul posto di lavoro.

A chi è morto, sul posto di lavoro.

A chi sogna un domani migliore, nonostante tutto.

A chi crede ancora nei Diritti sanciti da una Carta, chiamata Costituzione, costata il sangue di chi ci ha preceduti.

Il primo maggio e tutti i giorni del calendario, siano per Voi.

Per Noi.