A Vasto la presentazione del libro “In vinculis”

Una storia vera di volontariato, percorso interiore a due voci tra il mondo fuori e quello dietro le sbarre.

A Vasto la presentazione del libro “In vinculis”


 

Appuntamento sabato 17 febbraio alle ore 18 presso la Libreria in via Cavour 5 (Piazza Rossetti) a Vasto del libro “In vinculus”, Masciulli Edizioni, autori Abba Castrignanò, Alessandra Di Labio e Cristiana Antonelli.

Sarà presente l’autrice Cristiana Antonelli ed interverranno Carmine Marino, direttore artistico “Il Ponte”, e Vincenzo Lo Russo, detenuto attore.

Questa la presentazione del libro pubblicata da Masciulli Edizioni.

Abba, Alessandra e Cristiana, tre donne di diverse generazioni, condividono quella philantropìa che è alla base del loro rapporto di amicizia e di impegno nel sociale. Insieme hanno fondato l’Associazione “Uomo: patrimonio da salvare”, dal titolo del progetto condiviso con i detenuti dell’Alta Sicurezza della casa circondariale di Lanciano in collaborazione con una classe del liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Lanciano. Esso ha avuto il riconoscimento di essere premiato al primo posto del concorso “Maggio dei libri” 2018, nella sezione “Carceri, strutture sanitarie e di accoglienza per anziani”.

Abba Castrignanò è una docente di lingua e letteratura inglese, attualmente in pensione, che ha insegnato in vari istituti di scuola superiore del territorio frentano.

Alessandra Di Labio ha conseguito la laurea triennale e specialistica in “Sociologia e Criminologia” presso l’Università D’Annunzio.

Cristiana Antonelli è docente di materie letterarie e presta servizio presso il liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Lanciano.

Che cosa significa “Rieducare in carcere”? È quello che Alessandra, Cristiana e Abba, tre generazioni di donne, hanno cercato di raccontare attraverso la propria esperienza. “In Vinculis”, in realtà, è un cammino di chi cerca di andare “oltre le sbarre”, non solo quelle di ferro ma anche del proprio cuore, alla ricerca della parte migliore di chi viene recluso. È un cammino verso la bellezza, anche laddove pensi di non incontrarla. Il carcere ci appartiene: non è solo un luogo che rappresenta il fallimento della società ma anche un mondo in cui poter ritrovare se stessi. “Rieducare”, infatti, è un cammino simbiotico tra chi opera e chi viene stimolato alla ricerca di ricominciare, imboccando la strada giusta.

In Vinculis non è soltanto una cronaca di un’attività di volontariato, non è soltanto un percorso interiore, In Vinculis è uno scritto che vuole aprire un dialogo con chi lo leggerà partendo dalla dedica ‘coloro che vanno oltre le sbarre del proprio cuore’. In Vinculis mette in mano al lettore un filo invisibile di Arianna che lo fa entrare nel labirinto del suo animo per fargli trovare una via d’uscita oltre le sbarre che non sono solo quelle fisiche ma quelle costruite dentro di noi con una scritta ‘leggera’, per dirla con Calvino che esplora il mondo ruvido del carcere per poi restituirlo in una chiave di lettura che riguarda il nostro modo di essere nella vita di tutti i giorni.