Alla ricerca dell'etica pubblica

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Nel 1824 Giacomo Leopardi scrisse il "Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani". Sono passati tre secoli, ma la coscienza degli italiani parrebbe essere rimasta la stessa.»

Alla ricerca dell'etica pubblica

È palpabile la incapacità di effettuare il passaggio dalla condizione di sudditi a quella di cittadini.
Di uscire da uno stato di minorità etica e culturale per passare a quello di un'autonomia morale e civile.

Leggiamo Leopardi.
                              

"Or la vita degli italiani è appunto tale, senza prospettiva di miglior sorte futura, senza occupazione, senza scopo, e ristretta al solo presente".
                            

"Nasce da quelle disposizioni la indifferenza profonda, radicata, verso se stessi e verso gli altri, che è la peggior peste dei costumi, dei caratteri, della morale".

                          

"Disposizione ad un pieno e continuo cinismo d'animo, di pensiero, di carattere, di costumi, d'opinione, di parole e d'azioni, dove il più savio partito è quello di ridere indistintamente d'ogni cosa è di ognuno, incominciando da sé medesimo".
                             

"Un uomo senza amor proprio, al contrario di quel che volgarmente si dice, è impossibile che sia giusto, onesto, e virtuoso di carattere, d'inclinazioni, costumi e pensieri, se non d'azioni".                          

"Si vede che l'Italia è, in ordine alla morale, più sprovveduta di fondamenti che forse alcun'altra nazione europea e civile".                             

Emerge, da questi pochi brani, l'assenza di una diffusa e condivisa etica pubblica, di un saldo sistema di valori che sia a fondamento di una forte e stabile identità.
Ciò è alla base della disgregazione sociale, terreno fertile per il prosperare di ogni forma di illegalità, in particolare quella mafiosa.

E spiega l'origine di quanto accade ai diversi livelli della nostra vita collettiva, fino alla deprimente qualità delle classi dirigenti.
Solo un rinnovato processo formativo delle nuove generazioni può aprire squarci di speranza.
Altrimenti la notte sarà infinita.