Viviamo e moriamo infelici

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Spesso il nostro cuore è duro come la pietra e il miope egoismo rappresenta un ostacolo insormontabile per il cambiamento».

Viviamo e moriamo infelici

Quanto odio, violenza, rancore, arroganza, vi sono dentro ciascuno di noi e nel mondo! Ci si guarda con sospetto reciproco, si ergono muri nel cuore e nella mente che impediscono l'incontro e il dialogo.
Ed è terribile quando ciò accade anche all'interno delle famiglie.

Nella storia dell'essere umano, pur se in forme storicamente mutevoli, è stato sempre così. Non credo esistano facili ed epidermici rimedi, tranne uno: cambiare radicalmente prospettiva.
Quale? La indico con alcune citazioni.

- "Chi dice d'essere nella luce e odia il proprio fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama il fratello suo rimane nella luce e non vi è in lui nessun motivo di caduta. Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre, e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi." (Vangelo di Giovanni, 2, 9-11).

- "Se il tuo nemico ha fame, sostentalo, se ha sete, dagli da bere." (Proverbi, 25, 21).

- "L'odio suscita contese, la carità invece copre ogni fallo". (Proverbi, 10,12).

- "Sopportatevi a vicenda, e se qualcuno ha di che lagnarsi di un altro perdonatevi scambievolmente. (Lettera di Paolo ai Colossesi, 3,14).

Si potrebbe continuare, ma credo basti per comprendere quale sia la prospettiva radicalmente diversa, e non è necessario  essere credenti per farla propria: l'amore e la fratellanza universali.
Si tratta di una rivoluzione antropologica capace di modificare ogni aspetto concreto della vita dell'uomo: i rapporti interpersonali, la politica, l'economia, le relazioni internazionali.

Ma spesso il nostro cuore è duro come la pietra e il miope egoismo rappresenta un ostacolo insormontabile per il cambiamento. Così viviamo e moriamo infelici.

Senza  sapere e capire perché!