Attacco ai magistrati, con la benedizione del ministro abusivo B(u)onafede

STRAVOLGIMENTI. «Nella mia vita non ho mai sofferto di mal d'auto, mal di mare o mal d'aereo. Mi accorgo che devo trovare un rimedio per i conati di vomito che mi determina questa politica».

Attacco ai magistrati, con la benedizione del ministro abusivo B(u)onafede
Prodi e B.

Pensavo di avere visto tutto o quasi, almeno in politica. Invece no, la realtà supera ogni immaginazione.
Il PD "riabilita" politicamente Berlusconi e non esclude un suo ingresso in maggioranza. Ovviamente Renzi concorda.
Il M5S non sembra si opponga.

L'obiettivo comune è arrivare al 2023, scadenza naturale della legislatura. Questo Parlamento, in tal modo, eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica. Magari il vecchio Prodi, primo sponsor per l'apertura a Berlusconi.

Chi è Berlusconi lo sanno pure i bambini, ma questo conta poco. Conta solo il potere. Cinico e amorale. Nello stesso tempo emerge una nuova e sorprendente convergenzaForza Italia propone una nuova disciplina per la responsabilità dei magistrati.

Non basta più il risarcimento in sede civile da parte dello Stato per i casi di ingiusta detenzione. In tali casi si vuole anche la punizione disciplinare sia per i PM che per i GIP; i primi solo per avere chiesto l'arresto, i secondi per averlo eseguito.

Scrivono i proponenti: «vi è un comportamento anomalo da parte dei PM e dei GIP. Vi sono troppi arresti non necessari». Soprattutto, aggiungo io, quando si tratta dei c.d. "colletti bianchi".

A questo punto cosa accade?
Che l'ineffabile Bonafede del M5S (onestà, onestà!), ministro della giustizia abusivo e per mero caso, è d'accordo. Anche per lui occorre punire in sede disciplinare se, in esito ai processi, emergesse una ingiusta detenzione.

Allora mi permetto suggerire che la "punizione" venga estesa anche ai Tribunali del Riesame, qualora, sulla base degli elementi fino ad allora accertati, avessero confermato la detenzione; e perchè no, anche a quelli della Cassazione, nel caso di ulteriore conferma.

Vedo, in tutto ciò, uno stravolgimento di alcune regole giuridiche e processuali. E un disattendere il principio Costituzionale della indipendenza dei magistrati. Ma, fatto ancora più grave, un tentativo di intimidire quei settori della magistratura che osano inquisire i potenti e i massomafiosi.

E il PD in tutto questo cosa fa?
Non si oppone. Tutti hanno qualche scheletro nell'armadio. E il "sistema" vuole difendersi.
Nella mia vita non ho mai sofferto di mal d'auto, mal di mare o mal d'aereo.

Mi accorgo che devo trovare un rimedio per i conati di vomito che mi determina questa politica.