Attimi di tensione: una donna minaccia di buttarsi dal balcone

ISERNIA. «Hai capito?», le urla diventano sempre più forti e disperate, «ve lo dovete portare, questo è un animale». Il corpo della donna si sporge, urla, minaccia di buttarsi di sotto. «Mi butto, hai capito. Mi butto». Il carabiniere esce dalla macchina e si accorge della drammatica situazione. Cerca di calmare l’agitata signora. «Vi ho chiamati l’altro giorno – urla sempre più forte -, mi avete chiuso il telefono in faccia. O ve lo portate o mi butto».

Attimi di tensione: una donna minaccia di buttarsi dal balcone

ISERNIA. Le urla disperate di una donna, provenienti dal secondo piano di una abitazione sita nel centro storico, attirano l’attenzione della gente per strada. Sono circa le 22:30. «Ve lo dovete portare, come faccio... Non ce la faccio più, non posso vivere così». Le mani sulla faccia, una scena di profonda disperazione. La donna sta chiedendo aiuto a una pattuglia dei carabinieri ferma sotto la propria abitazione. L’uomo in questione, accusato dalla donna, è attenzionato. Da mesi riceve le visite quotidiane delle forze dell’ordine. Ad ogni ora della giornata, anche in piena notte.

La donna urla, la gente guarda incuriosita quel balcone, il carabiniere è seduto in macchina. In attesa del collega, impegnato proprio in quella abitazione. «Hai capito?», le urla diventano sempre più forti e disperate, «ve lo dovete portare, questo è un animale».

In un attimo una gamba della signora è a penzoloni, sul balcone. Il corpo della donna si sporge. Urla, minaccia di buttarsi di sotto. «Mi fracasso sulla macchina, hai capito? Mi butto». Il carabiniere esce dalla macchina e si accorge della drammatica situazione. Cerca di calmare l’agitata signora. «Vi ho chiamati l’altro giorno – urla sempre più forte -, mi avete chiuso il telefono in faccia. O ve lo portate o mi butto».

Attimi di tensione. Nella famosa piazza del centro storico di Isernia, frequentata da tantissimi giovani, la gente comincia ad avere paura. Molti restano con il fiato sospeso, altri cercano di calmare la donna, almeno cercano di farlo. «No, se lo devono portare è un animale. Non ce la faccio più». Ad un certo punto, dal portone dell’abitazione, esce un carabiniere e un uomo con una maglietta gialla. Viene fatto sedere nella gazzella. La donna non è convinta, non si fida. «Ve lo dovete portare, altrimenti mi butto». Sul posto arriva una macchina della guardia di finanza e dopo pochi minuti un’altra macchina dei carabinieri. L’uomo viene trasferito nell’altra autovettura e portato via. La donna, dopo alcuni minuti, accetta il consiglio dei militari e rientra nella sua abitazione.