Dal 1991 sono stati sciolti 372 consigli comunali per infiltrazione mafiosa

Dall'istituzione della legge n. 221 del 22 luglio 1991 al 23 giugno 2023 solo 25 provvedimenti sono stati annullati.

Dal 1991 sono stati sciolti 372 consigli comunali per infiltrazione mafiosa

Il decreto-legge n.164 del 31 maggio 1991, convertito successivamente nella legge 221 del 22 luglio 1991, rendeva permanente nell'ordinamento giudiziario italiano la possibilità dello scioglimento di un consiglio comunale o provinciale per infiltrazione mafiosa.

Questa norma è nata ed è stata approvata sull'onda emotiva scaturita dalla "strage del Venerdì nero di Taurianova", strage consumata in Calabria il 3 maggio 1991 come vendetta per la morte del capofamiglia Rocco Zangari. In quel venerdì furono uccise, durante la giornata, 5 persone e i killer, ad una vittima agonizzante, tagliarono il capo e ci giocarono davanti a 20 persone.

La normativa prevede che il provvedimento di scioglimento possa essere preso se emergono concreti e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità di tipo mafioso o similare da parte degli amministratori o se si registrano forme di condizionamento degli stessi. La verifica delle suddette condizioni è effettuata da una commissione d'accesso di nomina prefettizia la quale in 3 mesi prorogabili presenta il suo parere sottoscritto in una relazione al prefetto e al comitato provinciale per l'ordine e la pubblica sicurezza, integrato dal procuratore della Repubblica. Successivamente il prefetto invia un rapporto al ministero dell'interno il quale, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, propone lo scioglimento al Presidente della Repubblica il quale può procedere per decreto.

Una volta reso effettivo lo scioglimento viene nominata una commissione straordinaria di 3 soggetti, tra funzionari dello Stato e magistrati. I poteri che esercita sono gli stessi del Consiglio Comunale, della Giunta e del Sindaco.

I dati aggiornati al 23 giugno 2023 per regione si suddividono così:

1 comune sciolto per la Valle d'Aosta, Emilia Romagna e Lombardia; 2 per la Basilicata; 3 per Piemonte e Liguria, di cui 2 successivamente annullati per la Liguria; 4 per il Lazio; 25 per la Puglia; 91 per la Sicilia di cui 4 successivamente annullati; 114 per la Campania di cui 10 successivamente annullati e 127 per la Calabria di cui 9 successivamente annullati.

Per quanto riguarda le aziende ospedaliere dal 1991 ad oggi ne sono state sciolte 7 per infiltrazione mafiosa:

2 in Campania e 5 in Calabria.