Storie vere, stupri e abusi delle mafie nigeriane e degli stupratori italici

ABRUZZO/La DIA lo ha messo nero su bianco mesi fa: le mafie nigeriane avanzano e sono sempre più forti, tra i loro capisaldi la schiavitù sessuale. «La Mafia nigeriana in Italia», il coraggioso libro pubblicato quest’anno da Maris Davis documenta decenni di attività criminale in Italia e le tante, troppe complicità ed omertà che le hanno favorite.

Storie vere, stupri e abusi delle mafie nigeriane e degli stupratori italici

È passato poco più di un anno dalla tragica morte, suicidata dalle mafie e dallo Stato che l’ha abbandonata, di Adelina Sejmani.

Poco più di un mese prima è stato il decimo anniversario, dimenticato e silenziato nell’indifferenza e complicità omertosi d’Abruzzo, della morte di Liliam Solomon. Uccisa dal linfoma, assassinata dai suoi aguzzini e dagli stupratori che – ciechi e indifferenti al suo dolore sempre crescente per l’avanzare della malattia – hanno continuato a violentare e ad abusare di lei per mesi.

Squallidi e vigliacchi personaggi che cancellano ogni umanità, che la devastano, criminalmente indifferenti di avere di fronte una persona. (In)coscienti di far prosperare e favorire gli sporchi affari di ogni mafia. La DIA lo ha ribadito e messo nero su bianco nella sua ultima relazione semestrale: le mafie nigeriane avanzano, si consolidano e la schiavitù sessuale è tra i capisaldi della loro criminale presenza. I papponi, gli stupratori a pagamento, gli sfruttatori della schiavitù sessuale questo alimentano. E lo sanno.

Per quante Adeline, per quante Liliam le notti di festa di questo periodo non sono state notte di gioia e divertimento ma solo sofferenza, dolore, violenze, abusi, lacrime, atrocità a non finire? Quante Adeline, quante Liliam stanno sopravvivendo ad ore ed ore in cui viene violentata la loro umanità, i loro corpi e le loro anime nei lager della schiavitù, del loro perpetuo stupro, in nome e per conto dei porci comodi di esseri in giacca e cravatta, bravi “padri di famiglia”, “figli di papà” e personaggi della società perbenista borghese?

Tante, troppe, un numero crescente, abominevole, drammatico. Ma i numeri sono freddi e non raccontano tutta la realtà. Perché dietro ogni numero c’è una persona, una donna, una ragazzina, spesso anche minorenne, una vita distrutta e devastata dalle mafie e da chi le alimenta.  

«Sono venuta in Italia per fare la parrucchiera, invece mi hanno messa in strada. Ho cercato di scappare ma quando i miei sfruttatori l’hanno saputo hanno avvertito i loro amici in Nigeria, hanno preso una delle mie figlie gemelle, di 4 anni, e l'hanno uccisa davanti a mia mamma, a cui le avevo affidate. A questo punto cosa ho da perdere?», sono le parole della testimonianza drammatica di una ragazza sfruttata raccontata da Martina Taricco della Comunità Papa Giovanni XXIII, in prima linea in Abruzzo per la liberazione delle schiave del sesso, ad un convegno contro la tratta a Montesilvano il 9 marzo 2019.

Sonia viveva a Benin City quando a 16 anni perse entrambi i genitori, l’anno dopo anche a lei fu proposto di trasferirsi in Libia per lavorare come parrucchiera. Ma così non fu ed iniziò il suo calvario nel lager della schiavitù sessuale in Libia e poi a Bologna fino alla sua fuga in Abruzzo dove si liberò dopo l’incontro con “On the road”.

In questo video ha raccontato la sua storia a “Save the Children”.

Queste sono altre due testimonianze raccolta da “Le ragazze di Benin City”

 

Alexandra, uccisa dall’Aids.

Angela, abbandonata nel deserto e stuprata in una barca “in balia delle onde in mezzo al Mediterraneo”.

Antonia, “uccisa da tre balordi della Napoli bene”.

Blessing, di cui non si hanno più notizie.

Carmen, assassinata a 27 anni dopo dieci di violenze e stupri.

Caroline, venduta a 19 anni.

Dorina, una minorenne che fece quel che troppi “italiani brava gente” adulti non faranno mai: denunciare con coraggio.

Erabor, baby schiava in Piemonte.

Ester, salvata in ospedale dopo che a Vercelli l’infanzia e l’adolescenza furono violentate dalla schiavitù sessuale.

Evelyn, assassinata a 23 anni nella periferia di Brescia.

Faith Aworo, condannata a morte nella Nigeria in cui il decreto d’espulsione del governo italiano la rimandò nel 2010.

Franca, ritrovata assassinata tra i rifiuti a 27 anni sulla statale Ortana a Narni.

Grace, Hanna, Gypsy, Helena, Hellen, che hanno fatto quel che la brava borghesia italiota non farà mai: denunciare e chiamare con il loro nome le mafie della schiavitù sessuale.

Liliam Solomon, che non smetteremo mai di ricordare e indignarci per come abruzzesi l’hanno assassinata.

Maimuna, “salvata dalla strada in un modo che fa piangere il cuore”.

Maroella, uccisa dopo due anni di schiavitù sessuale.

Nike Favour, “bruciata viva da un cliente legato alla mafia (quella locale che appoggia quella nigeriana).

Oluwa, sfruttata da quando era poco più che una bambina, perché le mafie (nigeriane ma non solo) schiavizzano anche minorenni e i papponi, gli stupratori a pagamento, sono criminali depravati anche (come abbiamo denunciato e documentato tante volte) pedofili.

Rose, “stuprata da chissà quanti uomini in una volta sola” e a cui “le hanno perforato l’utero con un oggetto appuntito”.

Gladys, a cui un cliente “ha distrutto l’ano violentandola tre o quattro volte con un bastone”. Eki, “torturata con le sigarette accese”. Sono queste solo alcune delle “storie vere” raccontate nel libro di Maris Davis.

Stupro a pagamento, le tante Adeline e Lilian raccontate da Maris Davis

“Storie vere - Sfruttamento e schiavitù sessuale, tratta di esseri umani. Storie realmente accadute, violenze efferate, e sullo sfondo la mafia nigeriana in Italia”.

https://www.wordnews.it/stupro-a-pagamento-le-tante-adeline-e-lilian-raccontate-da-maris-davis

Chiediamo immensamente scusa e perdono a tutte loro e alle tante, altre, ragazze la cui storia è raccontata nel libro ma citarle tutte in quest’articolo non si riesce. Quando si parla, fin troppo facilmente e con frasi fatte trite e ritrite nelle comode case di prostituzione, dovremmo ricordare loro. E le tante, troppe, altre donne vittime del perbenismo, dell’ipocrisia, della criminalità borghese e patriarcale che alimenta le mafie e i calvari su cui prosperano e si affermano. Ovunque, in ogni regione italiana. Abruzzo compreso dal tronto al trigno, dalla bonifica all’area metropolitana Pescara-Montesilvano fino al lunghissimo litorale che da San Salvo giunge fino in Molise.  Quelle mafie che con coraggio e tenacia Maris Davis denuncia da anni e di cui ha riportato nomi, cognomi, complicità ed omertà nel libro pubblicato nell’agosto scorso e da noi citato nei due recenti articoli.

Nei giorni intorno al Natale per alcune pubblicazioni di denuncia di tutto questo sono arrivati insulti su facebook e youtube, offese volgari e immonde. Su un forum online, di cui non riportiamo il nome per non far pubblicità a questi esseri, in più tra insulti e oscenità varie (mettendo anche la foto del volto del sottoscritto) c'è chi ha scritto di essere favorevole alla violenza e "se potessi avere questo davanti lo scasserei di botte" con riferimento al sottoscritto.  La risposta, l’unica risposta che si conosce comincia con quest’articolo, solo prima parte, perché quegli attacchi offensivi dimostrano che è stato toccato un nervo scoperto e a qualcuno dà fastidio certe pubblicazioni. Motivo in più per continuare a farlo, per farlo sempre più.

 

 

Incel, papponi stupratori che si vantano di ogni violenza anche pedofila

https://www.wordnews.it/incel-papponi-stupratori-che-si-vantano-di-ogni-violenza-anche-pedofila

Il sistema criminale mafioso dello stupro a pagamento può essere solo abolito

https://www.wordnews.it/il-sistema-criminale-mafioso-dello-stupro-a-pagamento-puo-essere-solo-abolito

Schiavitù sessuale, abominio mafioso del XXI secolo

https://www.wordnews.it/schiavitu-sessuale-abominio-mafioso-del-xxi-secolo

La schiavitù sessuale alimenta le mafie e opprime le donne

https://www.wordnews.it/la-schiavitu-sessuale-alimenta-le-mafie-e-opprime-le-donne

Supportiamo i girasoli di Liliam, non lasciamoli sfiorire

https://www.wordnews.it/supportiamo-i-girasoli-di-liliam-non-lasciamoli-sfiorire

Ogni stupro è una bomba atomica che devasta l’anima, si sopravvive ma si continua a morire, non può essere un lavoro

https://www.wordnews.it/ogni-stupro-e-una-bomba-atomica-che-devasta-lanima-si-sopravvive-ma-si-continua-a-morire-non-puo-essere-un-lavoro

Stupro a pagamento, le tante Adeline e Lilian raccontate da Maris Davis

https://www.wordnews.it/stupro-a-pagamento-le-tante-adeline-e-lilian-raccontate-da-maris-davis

- Adelina, sfruttata dalla mafia e abbandonata dallo Stato

https://www.wordnews.it/adelina-sfruttata-dalla-mafia-e-abbandonato-dallo-stato

 

Sfruttamento della prostituzione e mafie nigeriane in Abruzzo

https://www.wordnews.it/sfruttamento-della-prostituzione-e-mafie-nigeriane-in-abruzzo

 

Lilian e Maris Davis, storie simbolo della disumanità

https://www.wordnews.it/lilian-e-maris-davis-storie-simbolo-della-disumanita

Mafie nigeriane: sfruttamento della prostituzione, narcotraffico e saldatura con le mafie italiane

https://www.wordnews.it/mafie-nigeriane-tra-sfruttamento-della-prostituzione-narcotraffico-e-saldatura-con-le-mafie-italiane

- Schiavitù sessuale: l'unico pericolo sono mafiosi, sfruttatori e violentatori

- Ricordiamo Lilian Solomon e apriamo gli occhi sui calvari delle troppe Lilian di oggi

La crocifissione perpetua della schiavitù sessuale e dello stupro a pagamento

L’eterna pandemia della schiavitù sessuale

Ogni sfruttamento della prostituzione è inaccettabile

Pamela Mastropietro: sciacallaggio, omertà e complici delle mafie

«Ex Cirio», quei palazzi di Mondragone già dimenticati

L’eterna inaccettabile pandemia della schiavitù sessuale

L’abuso di potere contro donne disabili nello stupro a pagamento

https://www.wordnews.it/labuso-di-potere-contro-donne-disabili-nello-stupro-a-pagamento

Mafie nigeriane, dall’est Europa e cinesi, la mappa criminale d’Italia

https://www.wordnews.it/mafie-nigeriane-dallest-europa-e-cinesi-la-mappa-criminale-ditalia