Eleonora del Giudice, il connubio tra Arte e Maternità

Eleonora del Giudice, il connubio tra Arte e Maternità

Siamo in compagnia di Eleonora del Giudice, artista poliedrica che nella nostra precedente intervista per Word.News ci ha parlato di come-sognare-con-larte.

Oggi andiamo a conoscere i suoi ultimi successi.

Buongiorno Eleonora, bentornata e grazie per aver accettato il nostro invito. In quest’ultimo anno hai raggiunto molti traguardi, nonostante siano stati mesi di grande difficoltà per tutti. Com’è essere artista al tempo del Covid?

«Ho attrezzato il mio atelier a casa con un torchio professionale per poter fare incisione a casa, così oltre a dipingere, posso dedicarmi anche all’arte grafica. Ciò mi ha aiutata anche nella gestione quotidiana della mia bimba, Iris, che ho cresciuto in questi due anni praticamente da sola. Il momento storico che viviamo è veramente allucinante e sicuramente un artista lo percepisce ancora di più, oltretutto se è in attesa del secondo figlio. Sono consapevole, però, di essere fortunata a poter svolgere delle attività da casa e a poter crescere mia figlia personalmente.»

Quali ritieni siano stati i maggiori cambiamenti nel mondo dell’arte e nelle professioni ad essa legate, causati dalla pandemia in corso?

«Sicuramente alcuni concorsi artistici hanno dovuto interrompersi, chi per un periodo breve, chi per più tempo. Nel contempo c’è stato grande impulso alla partecipazione di concorsi e mostre on line, insomma ci si è adattati. Per quanto riguarda mostre personali o collettive in presenza, è inevitabile che ci sia stato un rallentamento o un fermo per cui è venuto meno il senso della progettualità che, per chi fa questo mestiere, è tutto.»

Oltre ad essere pittrice, sei anche mamma. Come influisce la maternità sulla tua Arte?

«Ho imparato che il tempo è denaro, e che devi accontentarti anche degli attimi di libertà che ti ritrovi durante la giornata, tipo tra un sonnellino e l’altro del bambino, per dipingere, incidere o altro. Fortunatamente la mia Iris è piuttosto collaborativa e sa già quando la mamma deve chiudersi nel suo studio. Tante volte ho sfruttato la notte per lavorare ma non sempre è possibile perché la sera capita spesso di crollare dal sonno.»

Quindi, maternità fa rima con creatività?

«Si, il punto è che si ha la sensazione di non avere tempo, ma se ci soffermiamo a pensarci, il fatto di averne molto a disposizione non è, di per sé, indice di maggiore produttività. Oltretutto la maternità ha ispirato un mio progetto artistico fotografico: “Mater et filius” (ci cui una foto in copertina).»

Elenchiamo qui di seguito alcuni dei tuoi ultimi successi: Finalista al BIGC 2021, l’International Contemporary Engraving Biennal di Lasi (Romania), Finalista al FoyEr FIIC Trento 2021, Festival dell’Incisione Contemporanea, Spazio FoyEr, Trento, dall’ 8/11/2021 al 19/11/2021, Selezionata all’ International Graphic Art Prize Jesús Núñez 2021, Finalista al 6th Kazan International Printmaking Biennal 2021, Selezionata al 7h Geoje International Art Festival 2021 Peace Again, Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma. Ci racconti di queste esperienze?

«Sono esperienze meravigliose ma frutto di intensi sacrifici. Significa lavorare tutta la settimana, anche il sabato e la domenica, per fare  le opere, ottemperare le procedure burocratiche, realizzare pacchi, consegne, chiamare il corriere,  e tanto, tanto altro. Il tutto sia in estate che in inverno, perfino al nono mese di gravidanza, tra una poppata e l’altra, spesso con l’ “assistenza” di una bimba monella che ti saltella davanti tra un nastro adesivo e una tavola di compensato. Il problema è che la maggior parte delle persone vede solo i tuoi successi e non nota tutto quello che c’è dietro.»

Inoltre, di recente sei partita da Napoli con alcune tue incisioni per raggiungere Roma e donarle alle mani della direttrice Barbara Jatta dei Musei Vaticani. Quali emozioni hai provate?

«Conosco Barbara da molti anni, da quando studiavo con lei al Suor Orsola Benincasa di Napoli conseguendo la laurea in Storia dell’arte e conservazione del patrimonio artistico nel 2015, ma coltivando il rapporto anche dopo. Andare ai Musei Vaticani con le mie opere è stata l’esperienza più bella e intensa che mi lascerà il 2021, anche perché Barbara è una persona meravigliosa.»

Si può definire L'Arte come ricerca spirituale?

«Certo, l’ arte fa parte della vita e segue la crescita spirituale  e il vissuto dell’artista. La mia attività artistica mi ha fatto crescere come persona, perché bisogna sforzarsi di superare i propri limiti e gli ostacoli esterni nel perseguimento dei propri obiettivi.»

Ci sono esperienze particolari che hai maturato nel tuo percorso artistico e che credi in qualche modo abbiano arricchito anche la tua tecnica?

«Credo che l’approccio con la grafica d’arte abbia totalmente cambiato il mio rapporto con l’arte, in particolare lo studio della calcografia con la prof. Erminia Mitrano all’Accademia di Belle arti di Napoli, una docente e una persona straordinaria.»

Quali sono secondo te le qualità, i talenti, le abilità che deve possedere un artista per essere definito tale? Chi è “Artista” oggi secondo te?

«L’artista per me deve possedere talento, passione, costanza e studio. Se poi dobbiamo parlare del mercato dell’arte e dell’ingresso dell’artista nel sistema, allora bisogna aggiungere anche doti manageriali, di marketing digitale e di tutto quello che concerne i social, perché oggi se non sei su “Instagram” e non ti sai proporre, non sei “nessuno”.»

Chi è invece Eleonora del Giudice nella sua quotidianità? Cosa puoi raccontare ai lettori di Word.News perché possano avere qualche indizio in più su di te quando svesti i panni dell’artista?

«Sono una persona che lavora molto e che non si concede molti svaghi, poiché vivo per il lavoro, per l’arte, e quindi per me tutto ruota intorno a questo. Sono una persona molto tenace e determinata, quindi cerco di superare le mille resistenze interiori e sopporto ogni sacrificio e disagio anche fisico pur di raggiungere i miei traguardi.»

È lecito sognare?

«Sono una sognatrice che vive per realizzare i suoi sogni. Non nego di soffrire molto per la situazione sanitaria che stiamo vivendo e che a volte mi sono sentita bloccata nell’ispirazione. Infatti io ho bisogno di pensare sempre in grande per trarre la linfa vitale indispensabile per poter creare, ma non mi è facile farlo in questo momento storico.»

Grazie per la tua disponibilità e in bocca al lupo per i progetti futuri.

Info: https://eleonoradelgiudice.it/