Fame d'aria, il nuovo romanzo di Daniele Mencarelli

L’ultimo romanzo Mencarelli affronta il tema difficile della genitorialità con una sfumatura dura come può essere quella di essere padre di un figlio molto malato dalla nascita.

Fame d'aria, il nuovo romanzo di Daniele Mencarelli

La storia è quella di Pietro Borzacchi, padre di Jacopo, malato di autismo a bassissimo funzionamento, che si trova ad affrontare un viaggio lungo la dorsale appenninica da Pomezia, dove abita con la moglie, per arrivare a Marina di Gioiosa in Puglia.

Il viaggio viene bruscamente interrotto a causa di un guasto all’auto che costringe padre e figlio a fermarsi in un minuscolo paesino del  Molise, Sant’Anna del  Sannio.

La permanenza in questo luogo permette a Pietro di conoscerne gli abitanti e in particolare viene colpito da Gaia, giovane donna, che risveglia in lui la voglia di vivere ed amare.

La presenza del figlio Jacopo da subito si intuisce essere un peso per Pietro che deve attendere a tutte le esigenze del figlio essendo lui dipendente in tutto dai genitori.

Pietro è un umo che vive all’Inferno . “I genitori dei figli sani non sanno niente, non sanno che la normalità è una lotteria, tanto più se hai un solo reddito, diventa una maledizione”.

Sarà quell’umanità ritrovata nei personaggi come Gaia, Oliviero e Agata, la proprietaria del vecchio bar ed albergo che salveranno la vita a Pietro e Jacopo, in un messaggio di corale solidarietà e di vera umanità, di pietas e coraggio.

Il libro tocca un tema scottante come quello del legame filiale che può trasformarsi in un fardello quando si è lasciati soli ad affrontare materialmente ed economicamente una situazione disorientante come può essere quella di un figlio autistico.

La “fame d’aria” di Pietro è quella di un uomo che,  diventato  genitore,  non respira più non trovando più l’ossigeno necessario a vivere una vita normale,  in completa sofferenza come la sua.

Un messaggio forte che si unisce alla drammatica visione di un mondo dove c’è poco spazio per la capacità di fronteggiare insieme drammi umani consumati nelle mura domestiche, dove scricchiola l’equilibrio di coppia e il rapporto genitore/figlio, incrinato dalla ingenerosa sorte toccata a tutta la famiglia.

 Daniele Mencarelli nasce nel 1974 a Roma e vive  ad  Ariccia.

Ha esordito in poesia nel 1997 sulla rivista "clanDestino". Nel 2001 è uscita la sua prima raccolta, I Giorni condivisi, edita nei quaderni di clanDestino.

Sempre nel 2001, pubblica Bambino Gesù, Ospedale Pediatrico, Tipografie Vaticane, (e in edizione ampliata nel 2010 con Nottetempo) nel quale sono affrontati i temi della malattia infantile che ha avuto modo di vedere e toccare durante l'esperienza lavorativa avuta proprio nel Bambino Gesù.

I temi della sua poetica si fondano sul rapporto con la realtà, sui grandi interrogativi dell'esistenza, sempre incarnati dentro elementi di vita feriale.

Nel 2013, con Edizioni della Meridiana, pubblica La croce è una via, poesie sulla passione di Cristo. Il testo è rappresentato da Radio Vaticana per il Venerdì santo del 2013.

Dopo aver pubblicato 6 raccolte di liriche e un racconto sul Natale, nel 2018 ha dato alle stampe il suo primo romanzo, La casa degli sguardi, accolto da ottime critiche, con il quale ha vinto la prima edizione del Premio  Severino Cesari, la XV edizione del Premio Volponi e il  Premio John Fante opera prima.  

Presente in varie antologie poetiche e riviste letterarie, si è occupato per molti anni di Fiction pe Rai.

Nel 2020 pubblica per  Mondadori il romanzo Tutto chiede salvezza, finalista al Premio Strega , con cui vince il Premio Strega Giovani.

Nel 2021 pubblica, sempre per Mondadori , il romanzo Sempre tornare, per il quale riceve il  Premio Flaiano per la narrativa.

Nel 2022 dal suo libro Tutto chiede salvezza è tratta una serie della quale Mencarelli cura la sceneggiatura.