Quanto tempo ancora

La poesia che riscrive la finitudine dell'umanità legata alla mancata consapevolezza delle cose che inevitabilmente finiscono lasciando dietro di se il vuoto e la sofferenza.

Quanto tempo ancora

Non so quanto tempo ancora

ci vorrà per stemperare la notte.

Pilire i marciapiedie 

riporre le scarpe dalle suole rotte.

Non so chi coprirà il nostro velluto di fiori

inasprito da colore buio della notte.

Sapremo della nostra miseria 

quando ci avvicinerà il vecchio 

segnato dai solchi degli anni,

la ragazza che sounta dalla luna,

la madre dagli occhi tristi.

Il vento rovescerà il calcagno affogato 

nella steppa paludosa.

E quel Dio si piegherà sul patibolo del mondo.

Tutto si sdraierà sulla schiena della bontà ritovata.