GIORDANO BRUNO, maestro del libero pensiero
«Alle 6:00 di mattina, di giovedì 17 febbraio 1600, il condannato fu condotto dai "ministri di giustizia" in Campo dei fiori, con la lingua in giova, e quivi spogliato nudo e legato a un palo fu bruciato vivo. Si era in pieno Giubileo».
«La libertà di pensiero è più forte della tracotanza del potere.»
L'«eretico», l'«impertinente», l'«ostinato» monaco domenicano è stato bruciato vivo nel 1600, ma le sue parole, i suoi scritti, il suo pensiero non sono finiti in cenere. L'iniziatore della filosofia moderna non è mai morto. La sua potente voce ha continuato, per secoli, ad occupare questo mondo. Ma chi era Giordano Bruno?
Ecco la vita del nolano in sintesi:
1548 - Nasce a Nola Filippo Bruno, da Giovanni Bruno e Frausilla Savolino
1560 - Bruno arriva a Napoli per studiare
1563 - Nel convento di San Domenico il giovane Filippo diventa domenicano, prende il nome di frate Giordano
1568 - Bruno arriva a Roma per incontrare papa Pio V
1572 - Giordano Bruno diventa sacerdote
1575 - Bruno si laurea in teologia
1576 - Arriva la prima accusa di eresia. Comincia la fuga
1578 - Arriva a Ginevra, dove subisce l'arresto. Ritratta il suo avvicinamento al calvinismo
1579 - A Tolosa diventa pubblico lettore di filosofia
1581 - Giunge a Parigi, grazie alle sue capacità entra nella Corte
1582 - Le sue opere vengono pubblicate (Candelaio; De compendiosa architectura, De Umbris idearum, Cantus circaeus)
1583 - Giordano Bruno si sposta a Londra. Tre nuove pubblicazioni vengono stampate (Ars reminiscendi, Explicatio triginta sigillorum, Sigillus sigillorum)
1584 - Arrivano nuove pubblicazioni: La cena delle ceneri, De la causa, Principio et uno, De l'infinito, Universo et mondi, Spaccio de la bestia trionfante, Cabala del caballo pegaseo, De gli eroici furori.
1585 - Da Londra ritorna a Parigi, ma per "questioni politiche" e, quindi, di protezione è costretto a fuggire
1586 - La Germania accoglie il filosofo di Nola. Aumentano le sue pubblicazioni. Deve abbandonare i suoi insegnamenti per "questioni politiche"
1588 - Si rifugia a Praga
1589 - Si trova a Helmstadt. Continua a scrivere opere
1590 - Giordano Bruno si sposta prima a Francoforte, poi a Zurigo
1591 - Rientra a Francoforte. Pubblica nuovi poemi latini. Rientra a Venezia, dopo aver ricevuto l'invito di Mocenigo. Ospitato nella casa del suo nuovo protettore continua a scrivere le sue opere
1592 - Il 22 maggio Mocenigo denuncia Bruno all'Inquisizione. Il nolano è costretto a subire quasi dieci interrogatori
1593 - Il 7 gennaio viene arrestato, il 19 febbraio viene trasferito a Roma, il 27 viene rinchiuso nel palazzo del S. Uffizio in Vaticano.
1594, 1595, 1596, 1597, 1598, 1599 - Bruno subisce continui interrogatori, le sue opere vengono esaminate dal tribunale. Bruno subisce la tortura. Nell'ultima fase del processo sembra disposto ad abiurare, ma il 21 dicembre del 1599 comunica la sua decisione definitiva. non indietreggia, non ritira le sue idee e le sue convinzioni.
1600 - L'8 settembre viene letta la sentenza. Bruno risponde con la famosa frase: «Tremate più voi nel pronunziare questa sentenza che io nell'ascoltarla». Giordano Bruno viene condannato come eretico impenitente: pena di morte per lui e per le sue opere. Il 17 febbraio viene bruciato vivo.
Dal De Monade:
Ho lottato; ed è già tanto;
ho creduto di poter vincere...
invece la natura e rrla sorte
hanno represso l'impegno e lo sforzo
Tuttavia ho fatto quel che potevo:
non aver temuto la morte,
non aver ceduto a nessun mio simile,
aver anteposto una morte coraggiosa
a una vita imbelle.
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