20 dicembre 1891: nasce Francesco Viviani

Caricato sul Trasporto 81 (WikiANED 5 settembre), Viviani è deportato a Bolzano e in Germania, a Flossenbürg, poi a Dora-Mittelbau e infine a Buchenwald. Qui muore, sfiancato dal lavoro e dalla fame, il 6 febbraio 1945. Francesco Viviani allo stremo delle forze, trasportato da un compagno di prigionia, è ritratto in una rara foto trapelata dai lager, che preferiamo non mostrare.

20 dicembre 1891: nasce Francesco Viviani

Francesco Viviani nasce a Verona, studiando presso il Liceo Scipione Maffei e poi laureandosi in Lettere all’Università di Padova. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale di complemento e al suo ritorno si dedica all’insegnamento, guadagnandosi la fama di professore assai colto e molto severo. Antifascista fin dagli albori, è schedato nel Casellario Politico Centrale fin dal ’25 e gli viene interdetta la professione a causa del suo rifiuto di prendere la tessera del Partito Nazionale Fascista.

Solo nel ’29 può tornare in cattedra, insegnando prima a Ferrara, dove lascia un bel ricordo in tanti suoi studenti, e poi in varie sedi lungo tutta la penisola. Si laurea una seconda volta, in giurisprudenza, ma anche questa professione gli è interdetta. Tornato nella città scaligera, nel ’43 si iscrive al Partito d’Azione clandestino e ne diviene una guida morale e politica, tanto da rappresentare il PdA nel II CLN veronese, da lui stesso presieduto.

Nei primi giorni del luglio ’44, insieme alla quasi totalità dei membri di quel CLN provinciale, è arrestato e rinchiuso prima alle Casermette di Montorio, poi nel carcere degli Scalzi e infine nei sotterranei del palazzo dell’INA, sede del comando tedesco, subendo violenze e torture per settimane.

Caricato sul Trasporto 81 (WikiANED 5 settembre), Viviani è deportato a Bolzano e in Germania, a Flossenbürg, poi a Dora-Mittelbau e infine a Buchenwald. Qui muore, sfiancato dal lavoro e dalla fame, il 6 febbraio 1945. Francesco Viviani allo stremo delle forze, trasportato da un compagno di prigionia, è ritratto in una rara foto trapelata dai lager, che preferiamo non mostrare.

Al professor Viviani è oggi dedicata la piazza della sua città natale in cui avvennero i primi scontri della Resistenza veronese.

Per approfondire:

V. Bocchetta, 1940-1945. Quinquennio Infame, Edizioni Gielle, Verona, 1991;

V. Santato, Un intellettuale nell'Antifascismo. Francesco Viviani (1891-1945): dall'’Italia Libera’ a Buchenwald, Minelliana, Rovigo, 1987;

M. Zangarini, Storia della Resistenza veronese, Cierre, Verona, 2012.

Sito web https://daveronaailager.com/, banca dati della deportazione veronese.

fonte: ANED - Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti