«I ragazzi vanno educati al rispetto degli altri e della libertà»

Il moltiplicarsi di vari episodi di violenza sulle donne da parte dei loro mariti e compagni non è questione da affrontare in poche righe. Magari con battute o proposte emotive e superficiali.

«I ragazzi vanno educati al rispetto degli altri e della libertà»
Foto di Diana Cibotari da Pixabay

Il problema è grave, serio e complesso. Sintetizzo dicendo che vi sono due tipologie di cause: esogene ed endogene. Le prime sono antropologiche, culturali, ambientali, e riguardano il contesto complessivo dei rapporti sociali, collettivi e individuali. Le seconde attengono alla singola persona, alla sua storia, ai suoi problemi non risolti, alla sua identità.

Tali cause interagiscono tra loro in vario modo e vanno analizzate tutte assieme. Pertanto la soluzione non è assolutamente facile. E non può certo affidarsi solo alla repressione, pur necessaria e che va meglio articolata. In questa sede, tuttavia, ritengo opportuno sottolineare un aspetto che reputo essenziale:

LA PREVENZIONE.

Il tema è quello formativo, prima in famiglia e poi a scuola. I ragazzi vanno educati al rispetto degli altri e della libertà di ciascuno. Vanno educati alla affettività, intesa come scelta consapevole di vivere un rapporto senza la pretesa di possedere l'altro. Vanno educati a diventare persone autonome e responsabili, perchè solo in quanto tali saranno adulte.

Si deve cominciare nella culla!