«I ragazzi vanno educati al rispetto degli altri e della libertà»
Il moltiplicarsi di vari episodi di violenza sulle donne da parte dei loro mariti e compagni non è questione da affrontare in poche righe. Magari con battute o proposte emotive e superficiali.
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Il problema è grave, serio e complesso. Sintetizzo dicendo che vi sono due tipologie di cause: esogene ed endogene. Le prime sono antropologiche, culturali, ambientali, e riguardano il contesto complessivo dei rapporti sociali, collettivi e individuali. Le seconde attengono alla singola persona, alla sua storia, ai suoi problemi non risolti, alla sua identità.
Tali cause interagiscono tra loro in vario modo e vanno analizzate tutte assieme. Pertanto la soluzione non è assolutamente facile. E non può certo affidarsi solo alla repressione, pur necessaria e che va meglio articolata. In questa sede, tuttavia, ritengo opportuno sottolineare un aspetto che reputo essenziale:
LA PREVENZIONE.
Il tema è quello formativo, prima in famiglia e poi a scuola. I ragazzi vanno educati al rispetto degli altri e della libertà di ciascuno. Vanno educati alla affettività, intesa come scelta consapevole di vivere un rapporto senza la pretesa di possedere l'altro. Vanno educati a diventare persone autonome e responsabili, perchè solo in quanto tali saranno adulte.
Si deve cominciare nella culla!