Il dovere nelle urne

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Sempre attuale la famosa distinzione fatta dal mafioso don Mariano al capitano Bellodi nel film "Il giorno della civetta".»

Il dovere nelle urne

L'umanità, per lui, si divide in 5 categorie:

"uomini,

mezzi uomini,

ominicchi,

piglianculo,

quaquaracquà."

Il significato è noto e palese. Giova invece evidenziare che di tali specie è pieno il mondo della politica e della burocrazia. Gli uomini hanno principi morali saldi e schiena dritta, non vacillano e non si piegano, sono coerenti con i valori nei quali credono, non cedono alle lusinghe e alle proposte illecite. Coltivano progetti nell'interesse esclusivo della collettività, rifuggendo da quello personale.

In oltre 30 anni di impegno politico di uomini ne ho conosciuti pochissimi, non più delle dita di una mano.
Di appartenenti alle altre categorie una moltitudine crescente. E a tale proposito il pensiero va subito alle prossime elezioni amministrative a Catania, la mia città.

Personaggi di poco spessore si autocandidano in attesa di vendersi al migliore offerente. Nell'apparato amministrativo del Comune tutti si trincerano in assoluto silenzio. Attendono il vincitore per presentarsi e fare opera di devozione.

Nella speranza che abbia memoria corta e non sia molto diverso dal precedente, al quale avevano manifestato analoga fedeltà. Tra tutti costoro si trovano, variamente assortite, le altre 4 categorie umane elencate da don Mariano.

Certo, non è un bel vedere. Ma il guaio maggiore e definitivo sarebbe un altro: che anche il futuro Sindaco appartenga ad una di queste ultime. E compito dei cittadini impedirlo, ed eleggere un appartenente alla prima e rara categoria.

Con una precisazione, che il mafioso maschilista don Mariano non contemplava. Anche una donna, una vera donna, può essere annoverata nella prima categoria.