Il messaggio del 2 giugno

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA.

Il messaggio del 2 giugno

Oggi, Festa della Repubblica, il messaggio più bello ed elevato che ho letto e sentito è contenuto nella lettera che il nuovo Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Matteo Zuppi, ha scritto a chi lavora nelle Istituzioni.

È un forte e sentito richiamo all'importanza del servizio alla comunità e per il bene comune.
Il testo integrale lo si trova sul quotidiano AVVENIRE,  che da qualche mese compro al posto de La Repubblica.

Leggendolo riflettevo che nessun politico italiano penserebbe, direbbe e, soprattutto, farebbe, quanto ha pensato e detto Zuppi. Non potendo riportare per intero la lunga lettera, cito alcuni passi.
                              

"Ogni generazione è chiamata a riappropriarsi dei valori e delle virtù costituzionali. A sapere fare unità".
                             

"Sono proprio gli impieghi meno considerati e giudicati più 'umili' che servono di più. Tutti servono. Ogni lavoro deve essere fatto con umiltà per poter essere contenti, perchè serva agli altri e non alla nostra affermazione personale".
                            
"Non possiamo più accettare, eppure succede ancora spesso, che il luogo di lavoro, che è per la vita, diventi luogo di morte".
                           
Il percorso di rinnovamento intrapreso da Papa Francesco, continua. Chi l'avrebbe mai detto che una speranza di cambiamento della società italiana dovesse arrivare più dalla Chiesa Cattolica che dalla politica!
                          

"Non sei una monade isolata, 
  ma una parte unica
  e insostituibile del cosmo.
  Non dimenticarlo,
  sei un elemento essenziale 
  nel groviglio dell'umanità".
(Epitteto - Manuale)