LETTERA APERTA AL PARLAMENTO, AL GOVERNO E AI PARTITI POLTICI ITALIANI 

LETTERA APERTA AL PARLAMENTO, AL GOVERNO E AI PARTITI POLTICI ITALIANI 

Esiste una parola che descrive una grave e antica metastasi della nostra società, un termine che da alcuni anni non avete più pronunciato, forse dimenticato.
Allora ve lo ricordo io: MAFIA! Si, è proprio questo, MAFIA!
Credo abbiate bisogno di un sintetico riassunto.

- È MAFIA quella delle cosche criminali che dalle regioni del meridione d'Italia si sono riversate su tutto il territorio del nostro Paese, non solo per le tradizionali attività nel mercato della droga, delle estorsioni e dell'usura, ma impadronendosi di attività economiche ed imprenditoriali nelle quali investono i guadagni illeciti.
- È MAFIA quella che trucca le gare di appalto per i lavori pubblici e per le forniture alla pubblica amministrazione, con la complicità di funzionari corrotti.
- È MAFIA quella che opera il voto di scambio con i politici collusi.
- È MAFIA quella che inquina le istituzioni dello Stato, arrivando fin dentro quelle alle quali mi sto rivolgendo.
- È MAFIA quella dei "baroni" universitari che truccano i concorsi per favorire amici, parenti, e amici degli amici.
- È MAFIA quella che ha fatto il "salto di qualità", e con l'aiuto di professionisti mafiosi si è insediata stabilmente nell'alta finanza.
È MAFIA la cultura del favore, del privilegio, della sopraffazione, della negazione dei diritti fondamentali della persona.
- È MAFIA quella dei mandanti occulti delle stragi che hanno insanguinato questo Paese.
- È MAFIA quella che di coloro che fanno finta di non vedere e di non sentire, che sono omertosi, e che popolano la vasta "zona grigia" della nostra società.

Ho sollecitato la vostra nemoria? Oppure componete la schiera di coloro che preferiscono voltarsi dall'altra parte? 

Considerazione finale.
Forse, per avviare un percorso di cambiamento, dobbiamo cominciare individuando il mafioso che si annida in ciascuno di noi!