Illegalità diffusa eretta a sistema

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Il perverso rapporto affari/mafia/politica invece di essere contrastato verrà incentivato.»

Illegalità diffusa eretta a sistema

I segnali che provengono dalla maggioranza politica che governa il nostro Paese sono preoccupanti. La cultura della illegalità, già ampiamente presente in vari settori della società e delle istituzioni, invece di essere efficacemente contrastata, tende a diventare strutturale.

È stato approvato il nuovo codice degli appalti, e riporto, testualmente, il giudizio dell'ANAC, l'Autorità Anticorruzione:

"Il fatto che sotto i 150.000 euro si dà mano libera, si dice di non consultare il mercato e di scegliere l'impresa che si vuole, quella più vicina, quella che si conosce e non quella che si comporta meglio, vuol dire che va benissimo il cugino o anche chi mi ha votato. E questo è un problema soprattutto nei piccoli centri".

Conosco bene la realtà politica ed economica della Sicilia e sono certo che in questo momento le varie mafie stanno brindando. Il voto di scambio politico-mafioso avrà una vertiginosa espansione, al pari dei fenomeni corruttivi nella pubblica amministrazione locale.

E ciò vale anche per altre parti del territorio nazionale.

Si aggiunga il dato che in Parlamento sono stati depositati diversi disegni di legge per modificare il reato di abuso in atti d'ufficio e ampliare la discrezionalità dei pubblici amministratori; una parlamentare di Forza Italia propone persino l'abolizione del reato.

Il perverso rapporto affari/mafia/politica invece di essere contrastato verrà incentivato.

L' assoluta carenza di etica pubblica nella stragrande maggioranza di quanti dirigono le sorti del Paese, dal centro alla periferia, sarà il collante di crescenti e multiformi comportamenti illegali. L'illegalità sempre più eretta a sistema.

Ai cittadini che ancora credono in un Paese diverso non resta che essere vigili e denunciare, denunciare, denunciare. Per quanto mi riguarda, nel mio piccolo, continuerò a farlo senza sosta.

Sino alla fine.