ISERNIA X SETTEMBRE 1943: UNA STRAGE DI INNOCENTI

PER LA GUERRA CRIMINALE DI MUSSOLINI E LE FOLLI BOMBE AMERICANE, MOSTRI GENERATI DAL CAPITALISMO. Pubblichiamo integralmente l'intervento di Tiziano di Clemente del PCL Molise.

ISERNIA X SETTEMBRE 1943: UNA STRAGE DI INNOCENTI

Non è sempre vero che la storia “non si fa con  i se”, tanto più ed i fatti come in questo caso parlano chiaro: se non fosse stata gettata nelle grinfie del regime criminale di Mussolini, foraggiato dalla grande industria, dai banchieri e dai latifondisti per schiacciare le lotte dei lavoratori, l’Italia non sarebbe stata trascinata nella guerra criminale ed imperialista al fianco di Hitler.  

 

Ed anche ad Isernia, come altrove, si sarebbe risparmiata la strage del ’43.

 

Ed ancor di più si sarebbe evitata se avesse vinto la prospettiva socialista del governo dei lavoratori e la democrazia consiliare operaia per cui si batteva Gramsci nel solco della Rivoluzione di Lenin e Trotsky (prospettiva poi tradita dal regime criminale di Stalin).  

Nella stessa Germania, se avesse prevalso la rivoluzione socialista, Hitler non sarebbe stato al potere.

Ad impedire questa svolta di progresso furono: ad Ovest la violenza sanguinaria dei capitalisti imperialisti di ogni nazione europea, con la complicità delle dirigenze “socialdemocratiche” e delle burocrazie sindacali che disarmarono la classe operaia; ad Est l’avvento del regime criminale di Stalin che distrusse sul nascere la Rivoluzione d’Ottobre,  la democrazia operaia e contadina, e che soppresse col terrore sanguinario tutti i comunisti che la difendevano.

Sia i capitalisti imperialisti d’Occidente (Conferenza di Monaco) sia Stalin (patto scellerato del ’39) fecero patti con Hitler a seconda delle convenienze contingibili del loro potere, favorendone a turno l’ascesa.

 

Nondimeno, in questo quadro storico in cui maturò la strage di Isernia, denunciamo le responsabilità più specifiche dell’esercito USA che, con la stessa cinica follia perpetrata sino ai tempi odierni, disseminava arbitrariamente l’Italia di bombe, come fece ad Isernia nel settembre del ‘43, mentre gli eroici partigiani liberavano, da terra, le principali città.

 

Sicché quelle assurde bombe anglo-americane che furono gettate anche sulla popolazione di Isernia, non solo si accanivano contro la popolazione italiana già martoriata dalle stragi di innocenti e dalle razzie commesse dai criminali nazisti con la collaborazione decisiva dei loro lecchini fascisti (spesso ancora più feroci degli stessi tedeschi),  bensì offrivano anche la sponda alla falsa propaganda di Mussolini per delegittimare la Lotta di Liberazione; idiozie  contro la Resistenza ancora oggi insinuate anche a Isernia da qualche sparuto ciarpame neofascista proprio sulla tragedia cittadina del ’43.

 

Questa è in estrema sintesi la lezione che ci consegna la strage del ’43 a Isernia, e se si vuole veramente onorare memoria delle sue vittime occorre dire basta alla mera celebrazione retorica, alla mera cronaca asettica degli eventi: occorre denunciarne i mostruosi mandanti ed il potere capitalistico che li ha partoriti all’epoca e che ancora oggi domina, con le sue miserie, le sue guerre, le sue ingiustizie, i suoi orrori, affinché ne possano fare tesoro soprattutto le nuove generazioni per un futuro di pace, libertà e giustizia sociale.

 

Tiziano Di Clemente

 

 

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