La fuga di Anna di Mattia Corrente

Il libro "La fuga di Anna", Sellerio Editore, di Mattia Corrente attraversa le stagioni della vita di un uomo e di una donna, Severino e Anna. Tutta la storia è incentrata sulla scomparsa di Anna che induce Severino, ormai ottantenne, a cercarla in tutti i luoghi della Sicilia dove avevamo vissuto, per cercare una verità forse sempre saputa.

La fuga di Anna di Mattia Corrente

Da quando sei scomparsa inizio a dimenticare. In ogni ricordo di noi ci sono soltanto io. Tu non ci sei più: parto. Guardami anna. Un vecchio con una valigia , che parte, con la speranza di ritrovarti”.

Anna sparisce, lasciando il marito  nello stupore e nello sconforto dai quali  discende la necessità di cercarla  nei  luoghi della Sicilia vissuti, amati e densi di ricordi personali.

Severino, con i suoi vestiti di ottantenne girovaga in cerca di Anna e questo diventa il motivo di incontrare quei mondi che hanno segnato l’evoluzione della loro  vita insieme, iniziata con un rifiuto da parte di Anna al matrimonio e il suo rifugiarsi in quel casolare dove tutto il suo mondo fa bella mostra di sé.

Centrale la figura del padre che abbandona la famiglia e lei, figlia di due gemelle, la più indipendente, la più testarda, la più libera proprio come suo padre.

Negli intrecci relazionali familiari si perde la figura di Anna, sottoposta al volere della madre Serafina, vittima del sistema, delle convenzioni e delle necessità materiali. Sarà lei a dirigere la vita delle figlie, a volere per esse una vita apparentemente tranquilla, mascherata di serenità, ma piegata agli stereotipi sociali.

Il viaggio di Severino nella Sicilia da Stromboli a Tindari, a Barcellona appare come l’impossibilità di trovare risposte in quei luoghi aggrappati ai tanti ricordi vissuti dalla coppia ed è anche il modo di ritrovare quelle sfumature di vita che hanno costruito la loro storia nella sua drammaticità e nella sua bellezza. I diversi punti di vista rappresentano le lame di luce che illuminano i percorsi dei personaggi principali ed invitano a leggere con voracità le pagine quasi a voler scoprire realtà sommerse dall’apparenza lineare,  di vite che invece hanno una complessità disarmante.

Un giallo fittissimo si snoda a voler costruire una storia, nella storia, a voler carpire i connotati non di un mondo, ma di tantissimi mondi che si affollano, si incontrano, si scontrano fino a ridefinire, per quello che si può, l’andare nel mondo di figure mute a cui viene restituita la voce nella loro unicità di persone libere o piegate alla solitudine, ma che vivono la loro dimensione con dignità e coraggio.

“Il bene di una mamma è pericoloso, può essere acqua e zucchero ma pure veleno” dirà Serafina a ad Anna, la figlia ribelle che scappa da un mondo non suo alla ricerca di se stessa e delle ragioni dell’abbandono del padre.

Una storia toccante che invita alla libertà, motore insostituibile per essere se stessi, vivere profondamente il proprio  essere ed esistere al mondo, soli e liberi  come tutti siamo nati.

Mattia Corrente è nato nel 1987 e vive in Sicilia in provincia di Messina. La fuga di Anna è il suo primo romanzo.