La poesia della voce e della storia del Gran Sasso

Video della presentazione del libro “Bibliografia del Gran Sasso” nella Libreria del Vasto e moderata dalla giornalista Novella Di Paolo.

La poesia della voce e della storia del Gran Sasso


 

Freddo e pioggia battente hanno segnato l’alba, quando gli occhi si aprono al mondo ed inizia la giornata nelle ore in cui i sogni della notte si mescolano alle prime luci della realtà quotidiana.

Col passare delle ore un pallido sole ha lottato per riprendersi la scena e, tra fitte gelide, il pomeriggio ha visto l’astro più luminoso del cielo riscaldare cuori e corpi. Un pomeriggio in cui raggi di poesia e d’incanto, grazie ad una piccola grande fata generosa e profonda, hanno costruito e permesso la magia e hanno abbracciato e riscaldato i convenuti.

Vi è mai capitato di osservare i raggi della luna sul mare, i giochi di luci, quella bellezza che mostra agli occhi? O di fare una passeggiata in montagna e arrivare alla fine stanchi e distrutti?

D’improvviso si volge lo sguardo e si vede il sole sbucare da un angolo, una luce particolare, che danza e fa danzare. La luna ha una luce pallida, debole, nel buio i suoi raggi scompaiono, nel buio vediamo solo qualche riflesso sulle onde del mare. Ma la luna non lo sa e allora illumina e splende lo stesso, splende ancor di più nei momenti più bui.

Sono momenti di poesia che irrompono improvvisi nella vita e giungono al cuore. Ci colgono sempre in momenti particolari e sempre impreparati per riempirci di meraviglia e stupore.

Questa piccola, apparentemente minore ma in realtà immensa, poesia, lo stupore e la meraviglia, hanno accolto e abbracciato i partecipanti alla presentazione del libro “Bibliografia del Gran Sasso” presso la Libreria (indipendente!) del Vasto di Stefano Angelucci Marino moderata dalla giornalista Novella Di Paolo. Guida e rabdomante di bellezza e profondo sguardo, straordinaria organizzatrice e moderatrice dell’evento.  

«Lina Ranalli non ho fatto altro che lasciarmi trasportare dalla tua coinvolgente passione, carburante inesauribile, merce rara che mi e ci hai regalato questa sera in presenza e per chi lo vorrà col tuo monumentale e singolarissimo volume» ha raccontato Novella.

Dopo l’introduzione di don Domenico Spagnoli, parroco di Santa Maria Maggiore, Lina Ranalli (autrice del libro) con il prof. Massimo Pecci (glaciologo di fama internazionale, responsabile da 30 anni del monitoraggio del Ghiacciaio del Calderone per conto del Comitato Glaciologico Italiano)  e Novella Di Paolo (moderatrice dell’incontro e che ha recitato alcuni brani del libro) ha animato la presentazione.

È stato possibile ascoltare la voce del calderone, il grido di dolore e d’aiuto di un ghiacciaio a rischio,  e sono stati ripercorsi la storia delle escursioni, della scoperta, del Gran Sasso.

A pochi passi da un belvedere straordinario, che si affaccia su una spiaggia incantevole e su un mare in cui raggi del sole e della luna danzano sulle onde del mare regalandoci momenti di poesia, il mare ha abbracciato la montagna, a pochi passi dal mare è stato aperto e ci si è lasciati coinvolgere e appassionare dal libro della storia e della vita di una delle montagne simbolo d’Abruzzo.

(Si ringrazia Francesco Zanardi, Presidente Rete L'Abuso, per il prezioso e fondamentale supporto tecnico)

IL LIBRO
L'opera di Lina Ranalli raccoglie le schede commentate di 3.226 pubblicazioni per uno sviluppo cronologico che va dal 1576 al 2023, ben 447 anni di storie, racconti e resoconti sul Gran Sasso d'Italia, tra scienza e letteratura, esplorazione e tradizioni, natura e cultura: una sorta di grande racconto dei racconti della montagna più alta e amata degli Appennini.
Il volume è impreziosito dalla lucida prefazione di Luigi Ponziani e dal ricco contributo di Fausto Eugeni.

 

Dalla prefazione dello storico Ponziani: «Il Fiscellus Mons dei romani, la montagna ombelico d’Italia, ha da sempre attratto l’attenzione e la curiosità di viaggiatori, letterati, scienziati che in esso hanno trovato un luogo tra i più suggestivi e degni della massima considerazione: dal XVI secolo fino ai giorni nostri questa montagna e le sue propaggini hanno conosciuto un crescente interesse cosicché oggi l’Autrice di questo prezioso repertorio bibliografico mette a disposizione una messe di informazioni che, nelle dimensioni e nella profondità variabile delle notazioni bibliografiche, restituisce una ricchezza conoscitiva che non ha pari.
 

Le note di contenuto che accompagnano le singole citazioni sono altresì un vademecum, una chiave ulteriore di lettura, capace di orientare il più esigente dei lettori.
Dalla prima ascesa di Francesco De Marchi nel 1573 al traforo autostradale del Gran Sasso con i gravi dissesti idrogeologici che ne sono derivati; dalla nascita nelle viscere della montagna dei Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare alla istituzione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si susseguono le indicazioni bibliografiche che diventano preziose tessere di un mosaico conoscitivo che finalmente trova organizzazione e coronamento».