Le favole per i bimbi, un modo diverso per renderli uomini e donne del futuro

Intervista a Emilia De Angelis. «Con il lock down mi sono sentita persa, non sapevo cosa fare, chi aiutare. Poi, d’improvviso è arrivato Ezio che mi ha fatto una proposta: raccontare le favole ai bambini. Mi è tornata la grinta, la voglia di fare, di essere pro-attiva e di aiutare il prossimo e, stavolta, erano i più piccoli, quelli che saranno il nostro futuro. Mi sono armata di tutto il necessario ed ho iniziato la nuova avventura.»

Le favole per i bimbi, un modo diverso per renderli uomini e  donne del futuro

Il suo nome è Emilia De Angelis, ma tutti la chiamano Milly. E' lei che ho avuto il piacere di intervistare per un'iniziativa davvero lodevole: aiutare i bimbi a superare un momento difficile come questo e dar loro una speranza per il futuro attraverso le favole. 

Milly, mamma di 3 ragazze, si è sempre dedicata al volontariato tra Pro Loco, Protezione Civile e altro ancora.

«Con il lock down mi sono sentita persa, non sapevo cosa fare, chi aiutare. Poi, d’improvviso è arrivato Ezio che mi ha fatto una proposta: raccontare le favole ai bambini. Mi è tornata la grinta, la voglia di fare, di essere pro-attiva e di aiutare il prossimo e, stavolta, erano i più piccoli, quelli che saranno il nostro futuro. Mi sono armata di tutto il necessario ed ho iniziato la nuova avventura.»

Così è iniziata la telefonata con questa fantastica donna che sa cosa vuole e sa come adoperare la sua passione per aiutare gli altri.

«Ho iniziato col raccontare le favole in differita: avrò letto circa 2000 favole ed ho sicuramente fatto sognare tanti bambini che in quel momento avevano bisogno di una parola diversa da quella di mamma e papà. La possibilità di raccontare favole è stata l’inizio di una tre mesi davvero incredibile che ci ha portato anche ad evolverci e a cambiare metodo di lettura. Mi sono inventata “La favola del giorno”, non una favola già conosciuta ma che si basava su un avvenimento di quel giorno particolare. Ad esempio, ho parlato di Napoleone proprio nel giorno della sua nascita: ho parlato di chi era, cosa ha fatto e perché lo ricordiamo tutti ancora oggi (sai Antonio quanti ragazzini vorrebbero essere ricordati per le loro gesta? Magari ho inserito nel loro cervello un seme importante per farsi ricordare nel campo della medicina, della fisica, della comunicazione… chissà!)».

Aiutare i ragazzi in questo momento storico è davvero unico, ma da sola non si arriva da nessuna parte: ecco perché Milly continua a dirmi che «La mia forza è anche la forza di un gruppo magnifico in cui nessuno è prima donna, ma tutti uniti per e verso un unico obiettivo. Quando ci siamo rivisti, dopo tanto tempo, è stato come ritrovare un vecchio amico che davvero non vedi da una vita. Il web ci ha unito, ha unito persone sconosciute a cui si è riuscito a dare un volto solo dopo tanto tempo.

Nel gruppo, ad esempio, Mago Kekko e Mago Peppe che hanno fatto la parodia di parecchi di noi e, naturalmente, anche di me ed incontrare “l’altra me stessa” è stato incredibile, perché la caricatura che mi hanno donato ha messo in risalto dei “difetti”, delle “cadenze” e delle “movenze” che nemmeno io ho mai percepito, ma che sono assolutamente vere, molto simpatiche e da rivedere!»

Quando si inizia un'avventura si deve partire sempre da un seme e da un'idea. Chi ha l'idea deve avere anche la forza di lasciare la propria comfort zone e gettare il seme per aspettare che cresca.

«Noi abbiamo un collettore: Ezio. Lui non è un “capo”, ma un leader perché ci lascia spazio in maniera più assoluta, ci dà carta bianca in quello che è il nostro progetto, il nostro modo di fare e non ha mai contrastato la nostra fantasia. Questo si vede in tutte queste cose che facciamo e che abbiamo fatto e che faremo nel futuro!»

Stiamo creando una realtà davvero unica che potrà davvero rendere il mondo un posto migliore.

Tra 2000 favole c'è sempre la preferita e quella di Milly è una che mi sta a cuore perché parla di musica.

«Tra queste favole, una che mi è rimasta nel cuore è la storia della nota. La sua è una storia profonda, una storia unica e comune a tutti, ma con una morale davvero che spacca il cuore: “siamo tutti utili, ma nessuno è indispensabile! Ogni volta che racconto una favola non voglio solo far passare il tempo, ma lasciare e lanciare un messaggio ai bambini che poi, dopo, dovranno pensarci e riflettere per la loro futura vita nella società. Durante l’estate i bambini sono più liberi, sono in giro, festeggiano la vita e pertanto abbiamo deciso di rallentare con le storie, ma da settembre saremo sempre più presenti per aiutarli a crescere nel modo migliore.»

Questa iniziativa ha dell'incredile, perché è un concentrato di passione, di forza di volontà e di sana pazzia che crea un collante tra un gruppo di uomini e donne per rendere davvero il mondo più bello.

Ci vorrebbero più favole della buona notte che brutti film per aiutare le menti dei nostri bimbi a crescere sane.