Le mamme di Venafro: «Noi vogliamo i fatti. Basta con le parole»

IL PUNTO DI VISTA. «Se è vero che avere le polveri respirabili entro i limiti di legge non significa non avere malattie e morti, ci si rende conto di quanto grave sia sforare tali limiti.»

Le mamme di Venafro: «Noi vogliamo i fatti. Basta con le parole»

Il prossimo 23 febbraio si terrà l’udienza in merito al ricorso da noi presentato nel 2019 contro il Piano della Qualità dell’Aria (P.R.I.A.MO.) approvato in quello stesso anno dalla Regione Molise.

Il ricorso fu presentato nella convinzione che il Piano non fosse in grado di assicurare alla città di Venafro e alla sua Valle livelli di qualità dell’aria pienamente compatibili con la tutela della salute umana e dell’ambiente.

 

I reiterati sforamenti delle polveri inquinanti registrati in questi anni da ARPA hanno mostrato che la nostra convinzione di allora era fondata. Il pericolo paventato tre anni fa con il nostro ricorso si è tradotto nel tempo in un pericolo reale e in un danno concreto per la popolazione della Piana di Venafro.

 

Se è vero che avere le polveri respirabili entro i limiti di legge non significa non avere malattie e morti, ci si rende conto di quanto grave sia sforare tali limiti.

 

Abbiamo agito e continueremo ad agire a tutela della salute pubblica. Questa vicenda, che ci ha viste una volta ancora farci carico di un onere che sarebbe spettato ad altri, dimostra come la popolazione era e resta sola e indifesa nella propria battaglia per l’ambiente.

È per questo che chiediamo di abbandonare la retorica di circostanza in favore di azioni concretamente capaci di incidere sulla penosa situazione che ci troviamo a vivere: non parole, ma fatti!

 

 

 

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