Lo Stato è sempre più distante dalla società civile

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Occorre sviluppare anticorpi, sia all'interno della società che delle organizzazioni pubbliche, a partire dalle nuove generazioni; rinnovare la classe politica e la burocrazia; rendere più moderna ed efficace la giustizia.»

Lo Stato è sempre più distante dalla società civile

Mentre il Busto di S. Agata passa per le vie di Catania, leggo due titoli di giornale:
1) "Politici e 'figli di' - I concorsi-lampo di Aziende Sanitarie e ospedali.
2) "Impiegato tecnico 'imponeva' i fornitori al gestore del bar-ristorante ubicato all'interno dell'Assemblea Regionale Siciliana".

Sono due storie, tra le tante, di corruzione e tangenti. Su entrambe indaga la Magistratura e si attendono gli sviluppi.

Non entro nel merito, chi volesse saperne di più legga la poco edificante cronaca di ieri. Vi è un tema irrisolto nella vita collettiva e nel costume del nostro Paese e della nostra città, quello della estesa e dilagante corruzione.

Le pratiche illegali, sia sotto il profilo del rilievo penale che amministrativo, sono un fenomeno trasversale che riguarda ampi settori del tessuto sociale.
Esso è connesso all'assenza di etica privata e pubblica, al progressivo affievolirsi dello spirito comunitario, alla debolezza delle istituzioni statali.

Le varie agenzie formative, a cominciare dalla famiglia e dalla scuola, non svolgono pienamente il proprio ruolo. Lo Stato è sempre più distante dalla società civile, debole sul piano educativo, lento e inefficace per quanto riguarda il sistema dei controlli e nella repressione delle varie forme di comportamenti illeciti.

Occorre selezionare e promuovere solo sulla base delle competenze e dell'esperienza professionale, abbandonando la pratica del favore, del  privilegio familistico e di casta, tutti di natura criminale e mafiosa.

Occorre sviluppare anticorpi, sia all'interno della società che delle organizzazioni pubbliche, a partire dalle nuove generazioni; rinnovare la classe politica e la burocrazia; rendere più moderna ed efficace la giustizia.
Le ultime omelie del Vescovo di Catania mons. Renna  hanno costituito una forte sollecitazione ad intraprendere un percorso di rinnovamento, a partire dalla coscienza di ciascuno.

La posta è alta, moralmente giusta e utile per tutti: il bene comune.