Luttazzi: la verità su Berlusconi e l’oscenità del Potere

In queste settimane, ultimo caso nel tempo del paese senza memoria, si sta cercando di “riabilitare” Berlusconi. Riproponiamo il monologo di Daniele Luttazzi a Raiperunanotte per riportare alcuni fatti precisi che non si cancellano con le «verità a comando» (e ancora arrivavano il bunga bunga, la condanna in primo grado per la trattativa Stato-Mafia e tanto altro).

La storia si ripete sempre due volte, la prima in tragedia e la seconda in farsa.

Karl Marx.

Nell’Italia senza memoria, infarcita in maniera indecente e vergognosa di lacché, venduti e pennivendoli burattini di potenti e potentati, la storia si ripete all’infinito tornando sempre indietro come un pendolo.

E così, grazie ad un audio su cui c’è più di qualche dubbio e presunte «rivelazioni» già ampiamente smentite, stanno cercando di riabilitare Silvio Berlusconi. Facendo finta di dimenticarsi l’iscrizione alla P2, le condanne per mafia di Dell’Utri, altre condanne di persone vicine all’ex Cavaliere e le copiose prescrizione favorite anche da leggi ad personam che i suoi governi hanno votato, il bunga bunga e il Parlamento che votò vergognosamente per sostenere che era credibile che Ruby fosse la nipote di Mubarak e tanto altro.

Oltre ai tentativi precedenti, dal cimicione alle denunce rivelatesi false contro Di Pietro già negli anni Novanta, di delegittimare chi aveva osato indagare e svelare certi affari e magheggi di Berlusconi e le sue corti.

Tutto nell’anno iniziato con la riabilitazione e santificazione di Bottino Craxi… le trame e i possibili retroscena dietro questo tentativo di riabilitare il Sultano di Arcore, Sua Emittenza dai lungi tentacoli e dalle trame infinite, sono tanti.

Qualunque sarà l’effetto delle manovre di Palazzo e qualsiasi siano gli obiettivi a cui puntano, la vera verità resta incontrovertibile. Riproponiamo il monologo di Daniele Luttazzi a Raiperunanotte del 2010 che tanti fatti racconta mettendo alla berlina il potere berlusconiano e la sua oscena volgarità. Senza dimenticare che in questi dieci anni abbiamo avuto altri fatti acclarati, documentati e condannati nei tribunali e non solo.

La descrizione del video pubblicato su youtube

Il fantastico monologo di Luttazzi a Raiperunanotte (2010). Un Luttazzi «abbacinante» (E.Brizzi) si scatena contro la censura, contro Berlusconi, contro gli italiani che accettano l’andazzo e soprattutto contro il PD inciucione. Il successo del monologo è clamoroso.

Durante i 15 minuti di Luttazzi, l’audience del programma raddoppia e tocca quasi il 25% di share. Nota Polisblog: «Su friendfeed, gira un grafico che mostra i trend di ricerca su twitter di ieri sera per la stringa “Rai per una Notte”. E’ opera di ezekiel (Luca Alagna, ricercatore alla Luiss) e ci mostra come i volumi di ricerca siano stati disumani per l’Italia, robe mai viste. I twit registrati per una rivolta in Iran sono stati meno di quelli per #Luttazzi di ieri sera». Su Youtube, il video di Luttazzi raggiunge in un giorno 800.000 visualizzazioni. Nessun giornale parlò del successo personale di Luttazzi.

Per capire la portata dell'oblio: quando il bravo Guzzanti con Aniene su Youtube totalizzò 600mila visualizzazioni in una settimana, Repubblica dedicò alla cosa due intere pagine di celebrazioni. Scrisse Matteo Bordone sul suo blog: «Luttazzi è stato perfetto nei tempi, nei toni, nel modo di portare le battute, e anche nella capacità di smuovere gli organizzatori e la platea. A differenza di Cornacchione e Vauro, Luttazzi spiace in qualche misura anche ai buoni, mentre li prende per il culo per attaccare i cattivi. È fedele, insomma, a quello che ha sempre dichiarato: fare satira alla Lenny Bruce. Le facce di Ruotolo e Santoro mentre lui parlava di sesso anale erano molto eloquenti: si sentiva chiaramente che stava spingendo via dal palco i concetti “cattivo gusto”, “non sta bene”, “non è il caso”.

Ma ancora più eloquenti erano le risate del pubblico, fragorose, a testimonianza del fatto che il buco del culo, il cazzo, la figa e la merda divertono molto la gente. È che le reti non hanno il coraggio, non capiscono più, hanno altri progetti — tengono Ferrara e cacciano Luttazzi per spendere il decuplo e perdere pubblico, per esempio — anche se è chiaro che il turpiloquio e i temi bassi sono fondamentali. Sono cose che ci divertono da matti, ci piacciono, ci smuovono, ci fanno arrossire e producono in noi un senso di liberazione pari a quello che si ha facendo tanta cacca. Col vantaggio che siamo bestie sociali, la cacca in pubblico viene male, e stare in mezzo agli altri mentre si prova quel misto di vergogna e esaltazione è la base della forza di tutti i comici americani che tanto ammiriamo».