La SATIRA può dire quel che vuole...
POLEMICHE. Pubblichiamo la reazione (scomposta) dei governanti italioti. Per noi la SATIRA può fare e dire ciò che (cazzo) vuole.
La Presidente Meloni è intervenuta stamane (solerte, per Cutro le sono occorsi 7 giorni) sulla mia vignetta per Il Fatto Quotidiani dedicata al ministro Lollobrigida (incidentalmente, suo cognato) e la sostituzione etnica.
Natangelo
LA REAZIONE:
“Sostituzione etnica”: Presidente Giorgia Meloni non una parola da parte sua sulle oscenità del Ministro Lollobrigida, suo cognato.
Avete ancora la fiamma tricolore nel simbolo del partito che conferma la continuità con la storia neofascista e, a distanza di 85 anni dalla promulgazione delle leggi razziali, parlate ancora di razze, di etnie, di religione, come discriminanti. Le idee non sono neutre, Presidente Giorgia Meloni, il complotto della “grande sostituzione etnica” ha ispirato da sempre tutti i movimenti neonazisti e suprematisti del mondo.
La strage in Nuova Zelanda nel marzo del 2019, che portò al massacro di 51 persone uccise in una moschea, fu compiuta da un suprematista il cui manifesto era titolato “la grande sostituzione” riferendosi proprio alla teoria del complotto della sostituzione etnica.
Le idee di suo cognato, il ministro Lollobrigida, sono idee violente che si allineano al peggiore complottismo di cui anche la sua propaganda si è nutrita.
Presidente Giorgia Meloni, la smetta di mettere la stabilità della sua (affamata) famiglia al primo posto, relegando il Paese e la sua credibilità ai margini. Del resto nulla è cambiato dai tempi di Longanesi e l’Italia resta una Repubblica fondata sul “tengo famiglia”.
Roberto Saviano
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