MANIFESTO PER UN NUOVO GOVERNO DELLA SICILIA

LA PROPOSTA. «È necessario ritornare allo Statuto Siciliano per riscoprire la vera essenza dell’Autonomia voluta dal legislatore costituente e ricostruire un Ente Regione che interpreti fino in fondo la sua funzione di servizio, nel rispetto della costituzione italiana e delle leggi nazionali. Un grande Ente di servizio che ponga le autonomie locali nelle migliori condizioni per gestire i propri bilanci, con entrate certe e tempestive, con disponibilità diretta dei fondi assegnati, rispettando le loro scelte amministrative e cooperando per una buona e facile esecuzione.»

MANIFESTO PER UN NUOVO GOVERNO DELLA SICILIA

Il prossimo anno si voterà per rinnovare il Parlamento Regionale e dare un nuovo Governo alla Sicilia.
La legislatura che sta per concludersi non ritengo sia stata esaltante, peraltro in sintonia con quelle precedenti. La inadeguatezza di gran parte della classe politica ha contribuito a mortificare, dissipare e stravolgere l’autonomia siciliana garantita dalla costituzione.

È necessario ritornare allo Statuto Siciliano per riscoprire la vera essenza dell’Autonomia voluta dal legislatore costituente e ricostruire un Ente Regione che interpreti fino in fondo la sua funzione di servizio, nel rispetto della costituzione italiana e delle leggi nazionali. Un grande Ente di servizio che ponga le autonomie locali nelle migliori condizioni per gestire i propri bilanci, con entrate certe e tempestive, con disponibilità diretta dei fondi assegnati, rispettando le loro scelte amministrative e cooperando per una buona e facile esecuzione. 

Per il recupero di questo ruolo della Regione è necessario semplificare l’impianto normativo e l’apparato burocratico. Occorre rifondare un Ente Regione dotato di una organizzazione agile, capace di grande dialogo socio-politico, gestito da una nuova classe dirigente sia politica che manageriale, produttiva e democratica, che abbandoni per sempre l’assistenzialismo e adotti criteri di assoluta efficienza. 
Una nuova Autonomia Siciliana, rinnovata in una prospettiva di federalismo operativo e solidale rivolto all’Europa.

Un federalismo costituzionale, che riacquisti i propri poteri in materia di tutela costituzionale, fiscale, finanziaria, creditizia, e di governo dell’energia, dei trasporti, del commercio, del lavoro, della sicurezza, con assunzione di piena responsabilità da parte dei siciliani, e che consenta un rapporto diretto con l’Unione Europea senza più intermediari. In questo quadro di riferimento vanno individuati e potenziati alcuni settori strategici per lo sviluppo economico e produttivo della nostra Isola.

In primo luogo il turismo, che va inteso come elemento trainante, in modo particolare, dell’agricoltura e della industria manifatturiera, formate da tante medie e piccole aziende che devono costituire il supporto ad un turismo amplificato e diffuso.
Ogni altro settore – industria, energia e ambiente, beni culturali, l’agricoltura e pesca, edilizia, trasporti, sanità, sport, credito, commercio – deve essere rivisto e rivalorizzato nel nuovo indirizzo.

Un programma di Governo ispirato al turismo, nostra grande risorsa naturale, che abbia come obiettivo primario la creazione di lavoro, per avvicinare la Sicilia agli standard europei più avanzati.
Un programma di Governo che deve prevedere, per la sua realizzazione, tempi  brevissimi e modi assolutamente manageriali.

Per realizzare tutto ciò occorre riaffermare con forza il valore della legalità, che rappresenta la pre-condizione per lo sviluppo della Sicilia. 
Senza legalità non vi è stato di diritto né mercato. 
Senza legalità non vi è ricchezza diffusa.
Senza legalità non vi è fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. 
Ma la legalità, da sola, non basta a produrre sviluppo e benessere; essa deve riaffermarsi insieme ai grandi valori etici sia di ispirazione cristiana che della migliore tradizione laica, ponendo la persona umana e i suoi bisogno al centro di qualunque progetto.

Un progetto di sviluppo, di liberazione e mobilitazione di tutte le risorse disponibili, per un nuovo patto tra  i siciliani, tra la Sicilia e l’Italia, la Sicilia e l’Europa, la Sicilia e il Mediterraneo.
Nella legalità, nella moralità, nella fiducia.

Per la Sicilia è il tempo di una nuova frontiera. 
Con donne e uomini nuovi.