“Oggi faccio azzurro” - Daria Bignardi

La giornalista, conduttrice televisiva e scrittrice Daria Bignardi propone una storia tutta al femminile nel suo ultimo romanzo “Oggi faccio azzurro” edito da Mondadori. Una storia come tante, quella della perdita di un amore considerato eterno è quello di Gallia, chiamata così dalla madre, in onore dell’imperatrice Gallia Placidia. “Darmi questo nome è stato uno di pochi gesti coraggiosi di mia madre”.

“Oggi faccio azzurro” - Daria Bignardi

Ritorna in questo libro il concetto di perdita tanto caro alla Bignardi che diventa il motore pulsante per tracciare il cammino in mille altre esperienze che si sommano alla sua solitudine e alla sua sofferenza dopo che il marito, l’uomo con cui aveva condiviso intensamente gli anni migliori della sua vita, la lascia improvvisamente.

La sua esperienza di dolore si popola di strane presenze che alimentano la riflessione sul “danno” provocato dalla sua perdita.

Un giorno, durante un viaggio da sola a Monaco di Baviera entra per caso in un museo dove è allestita la mostra della pittrice tedesca Gabriele Munder, e lei , che aveva studiato arte, ricorda solo che la Munder era nel gruppo del Cavaliere Azzurro con Vasilij Kandisnskij.

Resta ipnotizzata dalle sue opere “così piene di colore e prive di gioia”.

Da quel momento la voce di Gabriele l’accompagnerà nella sua esistenza tormentandola e ridicolizzando  le sue reazioni alla separazione e, nel contempo, raccontandole la sua lunga storia d’amore con Kandinskij così simile a quella di Galla con Droug.

Nel suo percorso di rinascita e di conoscenza di sé, Galla incontrerà dal suo psichiatra altri due amici, una adolescente tormentata e un seduttore compulsivo che diventeranno i suoi  “compagni di viaggio”.

Un libro con spunti interessantissimi sotto il profilo umano e psicologico. Un libro che attraversa, come linea sottile, il vissuto interiore degli esseri umani nel delicato viaggio del dolore individuale. Quello che diventa collettivo quando si aggrappa alla condivisione delle storie, all’amalgama di situazioni che diventano comune denominatore alla crescita e alla distruzione del sé che diventa inevitabilmente il “noi”, quello che incita alla rinascita o ne rallenta il corso.

 

Daria Bignardi è nata a Ferrara e vive a Milano dal 1984. Nel 2009 ha pubblicato Non vi lascerò orfani (Mondadori), ha vinto il premio Rapallo, il premio Elsa Morante, il premio Città di Padova: sempre per Mondadori sono usciti i suoi romanzi Un Karma pesante (2010),  L’acustica perfetta (2012). L’amore che meriti (2014), Santa degli impossibili (2015) e Storia della mia ansia (2018), tradotto in molte lingue.

 

WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata