Omicidio Agostino e Castelluccio, la procura generale chiede l’ergastolo per Nino Madonia

I procuratori generali Umberto De Giglio e Nico Gozzo hanno esposto prove e movente.

Omicidio Agostino e Castelluccio, la procura generale chiede l’ergastolo per Nino Madonia

Oggi, nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, durante il processo con il rito abbreviato nei confronti di Nino Madonia che si celebra davanti al gup Alfredo Montalto, la procura generale di Palermo ha chiesto la sua condanna all’ergastolo per il duplice omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, uccisi il 5 agosto 1989.


La formalizzazione della richiesta di pena è avvenuta dopo che il sostituto procuratore generale Umberto De Giglio ha discusso della posizione di Giovanni Aiello, detto “Faccia da mostro”, definendolo come plastica testimonianza del connubio fra Cosa Nostra e servizi segreti.

 

E’ stato invece il sostituto procuratore generale Domenico Gozzo che ha illustrato tutte le prove che dimostrano il ruolo di Nino Madonia, “sia come ideatore del delitto sia come esecutore materiale”, formulando proprio per questo la richiesta di condanna all’ergastolo con isolamento diurno.

 

Prossimi appuntamenti con il procedimento il 25 gennaio e il 5 febbraio, data nella quale è prevista la conclusione di Fabio Repici che rappresenta il padre di Nino, Vincenzo Agostino, e le sorelle Flora e Nunzia. Il calendario prevede, inoltre, che il prossimo 12 febbraio, con un’eventuale riserva per il giorno 26 febbraio, si tenga l’arringa della difesa di Nino Madonia.

 

L'udienza preliminare per gli altri due indagati, il boss Gaetano Scotto, accusato di duplice omicidio aggravato, e Francesco Paolo Rizzuto accusato invece di favoreggiamento aggravato, riprenderà il 25 gennaio con il difensore di Francesco Paolo Rizzuto mentre il 19 febbraio toccherà al difensore di Gaetano Scotto.

 

WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata