Rancitelli, i cittadini onesti e coraggiosi non si arrendono ad una violenta minoranza

Dopo i raid delinquenziali dell’altra notte, lanciata una raccolta fondi in solidarietà a chi è stato colpito. E in questi mesi dal Comitato di Quartiere e non solo ci sono stati segnali positivi di un quartiere che non si arrende e costruisce reti sociali di speranza e civiltà.

Rancitelli, i cittadini onesti e coraggiosi non si arrendono ad una violenta minoranza
fonte: pagina facebook comitato di quartiere «Per una nuova Rancitelli»
Rancitelli, i cittadini onesti e coraggiosi non si arrendono ad una violenta minoranza
Rancitelli, i cittadini onesti e coraggiosi non si arrendono ad una violenta minoranza

«L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio» (Italo Calvino, Le città invisibili)

«Villa del fuoco», il vero nome della zona di Pescara nota come Rancitelli, viene descritta come una sorta di girone infernale, luogo di degrado e criminalità, emarginata e negativa dalla «città bene». L’inferno dei sistemi criminali - gli stessi di Rancitelli e i cui cognomi e reti sono ben noti e non smetteremo mai di ricordare (Casamonica, Spada, Di Silvio, Di Rocco, Ciarelli, De Rosa e altri cognomi tristemente noti alla cronaca locale e nazionale), così come quelli dei colletti bianchi, della politica marcia, della corruzione, della devastazione e dei saccheggi ambientali, delle mafie di ogni tipo – in realtà sono ben presenti anche nel cuore della «Pescara bene», della movida e dell’alta borghesia così come di altri comuni d’Abruzzo, Molise, Lazio e altre regioni.  

È comodo, troppo ipocritamente comodo, confinare tutto ad un luogo considerato lontano, a cui si è estranei anche se in realtà è l’esatto opposto. E così, come ha ripetutamente sottolineato in questi giorni e nei mesi precedenti il Comitato di Quartiere «Per una nuova Rancitelli», «Villa del fuoco» per i palazzi della politica e non solo è – parafrasando il libro di Calvino – una città invisibile. Per la serie occhio non vede, cuore non duole: ci si lava le mani come Ponzio Pilato anche quando la Pasqua è ben lontana.

Le mani che, al contrario, il Comitato di Quartiere e i cittadini onesti di Rancitelli non hanno mai lasciato in tasca, senza arrendersi e continuando non coraggio a costruire un quartiere diverso, migliore, una resistenza continua. E denunciando i raid delinquenziali della notte tra il 2 e il 3 ottobre gli attivisti del comitato l’avevano annunciato e, nonostante la domenica di sole, non si sono fermati ed è partita la raccolta fondi in solidarietà con il residente a cui è stata incendiata l’auto in via Tavo: «chi vuole contribuire può utilizzare queste coordinate bancarie – rende noto il Comitato di Quartiere - Banca: Poste italiane spa, Iban: IT43P3608105138242031942047 intestato a: Gianni Mincone, causale: "Raccolta fondi auto bruciata».

«Hanno incendiato la macchina di un onesto cittadino che non si è mai piegato alle logiche criminali di basso livello del quartiere – la testimonianza di Francesca Di Credico, presidente del Comitato - Per me non si tratta di un cittadino qualunque ma di una di quelle persone per cui ho intrapreso la battaglia di giustizia e legalità nel quartiere». Un cittadino anziano, un cittadino fragile che nonostante l’età non si è mai tirato indietro.

"Un cittadino che andava tutelato già dopo aver subito il precedente attacco e che oggi, a 79 anni, si ritrova a dover andar via dalla casa in cui abita" aggiunge Francesca Di Credico sottolineando che "uno stato giusto, uno stato di diritto dovrebbe cacciare l’autore del vile gesto e non costringere lui ad andar via dalla casa che ha condiviso fino a qualche anno fa con la sua amata e defunta moglie".

L’auto bruciata l’altra notte «pur essendo vecchia era proprio un ricordo della moglie che custodiva gelosamente. Con quella macchina questo signore accompagnava ogni notte alle cinque il figlio alla stazione per consentirgli di prendere il treno per andare a lavorare» testimonia la presidente del Comitato di Quartiere concludendo che, quindi, si sente personalmente e con lei tutto il Comitato «oggi in dovere di dare un contributo per permettergli di riacquistare un mezzo e chiediamo a tutti di aiutarci».

Il nome che il comitato si è dato al momento della costituzione - «per una nuova Rancitelli» - sintetizza egregiamente il senso della loro esistenza e della loro attività: riprendendo la citazione di Italo Calvino rendere visibile quel che appare invisibile e, soprattutto, «cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».

«Rancitelli è tra le zone di Pescara con maggior fermento sociale ed associativo» ci ha testimoniato Francesca nell’intervista che abbiamo pubblicato nel marzo scorso. Un fermento che si è incrociato con associazioni come Libera, l’Università di Pescara grazie al motore di tantissime iniziative sociali prof. Piero Rovigatti, progetti culturali per bambini come il laboratorio teatrale alla scuola Don Milani con Deposito dei Segni Onlus di Cam Lecce e Jorg Grunert.

Durante la scorsa primavera, nelle settimane dell’uscita dal lockdown e della disperazione sociale, il comitato e la parrocchia di don Max sono stati un punto di riferimento per tantissimi cittadini che hanno avuto difficoltà e avevano bisogno di assistenza nel compilare il modulo online delle domande per chiedere il sostegno economico regionale. L’11 settembre scorso la chiesa dei Santi Angeli Custodi, grazie all’impegno e all’attivismo del comitato, ha ospitato le selezioni di ragazze e ragazzi giovanissimi per il casting del film «L’arminuta», tratto dall’omonimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio Campiello, del Premio Napoli e del Premio Alassio Centrolibri – Un autore per l’Europa.

I sogni dei giovanissimi si concretizzano e incamminano a Rancitelli. Come accaduto ad un giovanissimo ragazzo del quartiere nei giorni scorsi: il 30 settembre un ragazzo di Rancitelli, Thomas Ruggieri, ha fatto il suo debutto come guardialinee in Serie nella partita Udinese-Spezia: tutta Italia ha potuto così conoscerlo grazie anche alle telecamere di Sky. «Ci piace quando Rancitelli non è solo brutte notizie e fatti di cronaca – il commento del comitato di Quartiere – noi ci sentiamo, e anzi siamo convinti di essere i ragazzi come Thomas: la faccia bella di Rancitelli che fa bene, che si impegna, che va avanti, che migliora. E, per farlo, tra le altre cose, come spesso abbiamo detto, ce la mettiamo la faccia. Forza Thomas e forza Rancitelli». Quelle facce e quell’impegno che, nell’inverno del degrado sociale e della violenta minoranza criminale, ogni giorno riscalda una nuova Rancitelli come raggi di sole.