Rancitelli: il Comitato chiede «azioni e fatti concreti e verificabili costantemente e regolarmente»

Dopo il recente attentato, ci sono stati vari blitz delle forze dell’ordine contro abusivismo e delinquenza. Di Credico: attività repressive per noi cittadini onesti «linfa vitale, ma ora ci auguriamo che tra due settimane non si dimentichino di Rancitelli e che torni tutto come prima» Inviate varie proposte alle istituzioni. Pettinari (5 Stelle): incremento pazzesco dello spaccio nella vicina Fontanelle. Erika Alessandrini (5 Stelle): proposto un consiglio comunale nel quartiere per dimostrare maggiore attenzione.

Rancitelli: il Comitato chiede «azioni e fatti concreti e verificabili costantemente e regolarmente»
Francesca Di Credico e don Massimiliano Di Luca, fonte: profilo facebook di Francesca Di Credico

«I giorni successivi agli ultimi attentati intimidatori a Rancitelli sono scattati diversi blitz delle forze dell’ordine. Le cifre e i reati repressi documentano plasticamente la realtà del quartiere e le dinamiche dei sistemi criminali. Le stesse di altri territori dove questi sono presenti e sfregiano il tessuto sociale con la loro arroganza, prepotenza, violenza e delinquenza. 345 sono state le persone controllate solo al «Ferro di Cavallo» e i documenti passati al vaglio di 263 veicoli dal 5 al 10 ottobre. Il 7 ottobre inoltre sono state accertate le manomissioni di diversi contatori dell’energia elettrica e la presenza di telecamere di videosorveglianza abusive.

Il 9 ottobre due persone sono state denunciate per non rispetto del foglio di via obbligatorio da Pescara e per possesso del libretto di circolazione di un motorino rubato nei giorni precedenti e ritrovato lì vicino; 100 grammi di hashish e oltre 14 grammi di cocaina sono stati ritrovati negli spazi comuni dei palazzi, 2 sono stati i sanzionati per violazione delle disposizioni anti covid a cui si è aggiunta una denuncia per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, guida senza patente reiterata, rifiuto di sottoporsi ad etilometro e guida di veicolo senza assicurazione e già sottoposto a sequestro. Il 15 ottobre inoltre sono state arrestate due persone all’interno di un rifugio di fortuna nella zona di Rancitelli: i due sono accusati di furti e ricettazione e uno dei due aveva fatto perdere da tempo le sue tracce, tanto che l’anno scorso era stato cancellato dall’anagrafe di residenza e nel luglio di quest’anno i genitori ne avevano denunciato la scomparsa.

Nel pomeriggio del 20 ottobre sono  state identificate 175 persone e controllati 125 veicoli: una persona è stata denunciata in stato di libertà, sono state riscontrate due infrazioni al codice della strada, sono stati fatti due sequestri amministrativi e ritirate due carte di circolazione. «Quello che chiediamo da sempre sono controlli costanti e incisivi nel quartiere per tenere alta la pressione su chi delinque - ha sottolineato il Comitato di Quartiere «Per una nuova Rancitelli» dopo quest'ultimo intervento delle forze dell'ordine - Al di là dei risultati dei controlli, del numero delle sanzioni e delle denunce, è importante che sia chiaro che Rancitelli non è una zona franca dove sono consentiti spaccio e reati d'ogni genere. Nessuno deve pensare che qui ha la possibilità di vivere al di sopra e al di fuori della legge».

«Per noi cittadini le attività repressive» come quelle delle ultime settimane, ha dichiarato la presidente del Comitato di Quartiere «Per una nuova Rancitelli» Francesca Di Credico «sono linfa vitale, ma ora ci auguriamo che tra due settimane non si dimentichino di Rancitelli e che torni tutto come prima». Il Comitato non si è mai lasciato fermare dalla violenza della prepotenza delinquenziale di una «minoranza a cui non va riconosciuta una dignità» (qui come nel vastese, ad Ostia, a Roma – dove alcuni Casamonica hanno aggredito violentemente una troupe de "Le Iene" di recente - o ovunque agisce) o alla fatalità di chi vede questa zona di Pescara solo come un luogo di degrado e abbandono, un buco nero da non vedere, un luogo dove non è possibile nessuna socialità positiva.

La parrocchia di don Massimiliano, la stessa esistenza del Comitato, il grande fermento associativo che non ha pari in nessun quartiere di Pescara, sono la dimostrazione più forte (come abbiamo raccontato estesamente nell’articolo di inizio settimana) dell’esatto contrario. Anche in queste settimane il Comitato ha ribadito proposte e riflessioni e idee per la riqualificazione, perché dopo ogni fatto di cronaca e ogni maxi blitz non torni «tutto come prima», mostrando una importante visione sul futuro di «Villa del Fuoco».

Il 21 ottobre il Comitato, dopo aver riportato i risultati degli interventi delle forze dell'ordine del giorno precedente e auspicato che si proceda su quella strada, ha evidenziato la necessità di non «dimenticare che dall'altro lato bisogna intervenire a medio e lungo termine con progetti di educazione alla legalità nelle scuole e tra i giovani, con la riqualificazione urbana coinvolgendo i residenti e con il potenziamento dei servizi».  In una recente conferenza stampa il sindaco di Pescara Carlo Masci, riporta una precedente nota del Comitato, si è pubblicamente impegnato su videosorveglianza di via lago di Borgiano ed palazzi ex Clerico.

Il 5 ottobre scorso il Comitato aveva proposto la redazione di un crono programma concreto e verificabile per i progetti di riqualificazione e l’istituzione di una commissione per la verifica costante della sua attuazione, oltre ad una commissione d’inchiesta sulle case popolari, sul racket e abusivismo che regnano e provvedimenti per disincentivare le sale slot così da portare avanti un’azione efficace contro la terribile piaga del gioco d’azzardo, abusivo ma non solo, che distrugge famiglie e persone. «VOGLIAMO AZIONI E FATTI CONCRETI E VERIFICABILI COSTANTEMENTE E REGOLARMENTE – il monito del Comitato - altrimenti sarà inutile tornare qui per la prossima campagna elettorale a dirci perché non è stato fatto un determinato progetto e che verrà fatto in futuro».

«Il 14 ottobre il vice presidente del Consiglio Regionale Domenico Pettinari (Movimento 5 Stelle) ha denunciato il recente incremento, anche dopo i blitz a Rancitelli delle forze dell’ordine, a Fontanelle  «un incremento pazzesco di acquirenti di droga che si assembrano e fanno la fila sotto casa degli spacciatori: i cittadini non ce la fanno più» mentre i clienti del narcotraffico arrivano «senza mascherina e si drogano in strada, una volta acquistata la dose. Sempre in strada, o negli androni, fanno i bisogni davanti a tutti».

Nei giorni successivi la capogruppo in consiglio comunale dello stesso Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini ha depositato la proposta di tenere una seduta del consiglio comunale a Rancitelli per ascoltare associazioni e cittadini, mostrare la vicinanza delle Istituzioni, dimostrare maggiore attenzione nel coinvolgimento dei cittadini e sottolineando che «le periferie urbane in molte città italiane sono oggi interessate da gravi problemi di marginalizzazione sociale e di degrado e questo storicamente è avvenuto anche in alcuni quartieri di Pescara, di cui Rancitelli rappresenta un simbolo e in cui tuttora, soprattutto nel complesso noto come Ferro di cavallo, sono localizzate centrali dello spaccio di droga e la malavita esercita un controllo del territorio con ripetuti atti di violenza e intimidazione a danno dei residenti».

 

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