Riconosciuto il martirio. Rosario Livatino sarà beato

Il giudice fu ucciso dalla mafia ad Agrigento il 21 settembre 1990 ed oggi, a distanza di oltre quarant’anni, il decreto di Papa Francesco chiude la prima fase del processo di canonizzazione. Polemiche arrivano però dalla comunità di Canicattì.

Riconosciuto il martirio. Rosario Livatino sarà beato
Rosario Livatino

Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto sul martirio in odium fidei di Rosario Livatino, ucciso dalla mafia ad Agrigento il 21 settembre 1990.

 

La cerimonia di beatificazione si svolgerà nel 2021 proprio nell’arcidiocesi siciliana dove il giudice è nato e ha vissuto tutta la sua breve vita, appena 38 anni.

 

Livatino sarà il primo magistrato dichiarato beato nella storia della Chiesa cattolica. Di rilevante importanza e determinante nella causa di beatificazione è stata la testimonianza degli assassini del giudice, nello specifico le parole di Gaetano Puzzangaro, uno dei quattro killer incaricati di uccidere il magistrato.

 

Polemiche arrivano però dalla comunità di Canicattì, paese natale del magistrato e dove è sepolto insieme con i genitori, che si è mobilitata a tutti i livelli, dal sindaco ai compagni di scuola del giudice fino ai semplici cittadini, per evitare che il corpo del giudice possa essere traslato nella cattedrale di Agrigento.

Nello specifico la comunità si è rivolta al cardinale arcivescovo Francesco Montenegro e ha dichiarato la volontà di essere “pronti anche a creare dei cordoni umani davanti al cimitero di Canicattì per impedire che il corpo di Rosario Livatino venga portato ad Agrigento”.

 

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