E se Curcio (ergastolano 'ndranghetista) non si fosse suicidato?

HA DISTRUTTO IL CORPO DI LEA GAROFALO. In questi ultimi giorni si sta insistentemente parlando di una lettera scritta dal massacratore. Una sua parente, nei giorni scorsi, ha pubblicato un frammento con una frase molto ambigua: "Qualcuno pagherà". Il post sui social è stato cancellato dopo poche ore. 

E se Curcio (ergastolano 'ndranghetista) non si fosse suicidato?
Rosario Curcio, il massacratore di Lea Garofalo.

In questi ultimi giorni ci siamo soffermati ampiamente sui manifesti funebri di vicinanza dell'Amministrazione di Petilia Policastro e del suo primo cittadino

Poi abbiamo affrontato il "festoso" funerale che si è svolto nella frazione di Camellino (Crotone). Una "vergogna", come l'ha definita ieri l'On. Stefania Ascari, componente della commissione parlamentare Antimafia. Una sceneggiata degna di un film di Gomorra: palloncini bianchi e rose bianche, striscioni, applausi, la bara fatta roteare diverse volte. Come se in quella cassa da morto ci fosse una persona degna.

Lo vogliamo ricordare ancora e per l'ennesima volta: la salma scomunicata (perchè i mafiosi sono stati scomunicati, almeno con le parole) era di un mafioso 'ndranghetista assassino. Il massacratore di Lea Garofalo, la fimmina calabrese che ha trovato la morte a Milano (il suo corpo è stato bruciato e proprio Curcio ha spaccato le sue ossa) nel quartiere San Fruttuoso di Monza nel 2009

Al funerale ha partecipato anche un assessore del Comune di Petilia. 

E' normale che una figura istituzionale possa partecipare e, quindi, legittimare un mafioso? Le dimissioni, come già richieste da una parlamentare della Repubblica, non sono ancora arrivate. E noi non abbiamo il suo punto di vista perchè, come tanti altri (ad esempio il consigliere provinciale di Crotone e presidente della stessa Provincia), non si è nemmeno degnata di rispondere al telefono. Ma, e rinnoviamo ancora una volta la nostra semplice domanda, chi ha autorizzato questo sfregio alla legalità, tanto decantata in questi ultimi anni? E poi buttata continuamente nel cesso con questi ridicoli e vergognosi episodi.

Le risposte latitano. Noi, però, siamo pazienti. 

Detto questo, ritorniamo al questito iniziale.

Ma perchè Rosario Curcio, il massacratore di Lea Garofalo dopo nove anni dalla condanna definitiva all'ergastolo (per la distruzione del corpo della donna) ha deciso di impiccarsi nella sua cella?

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Ufficialmente si tratta di suicidio. Questa è la versione che è passata sin dalle prime ore. Ma noi vogliamo provare ad andare oltre attraverso un ragionamento abduttivo, ovvero ipotetico. E ci chiediamo:

E se il massacratore non si fosse suicidato?

Negli ultimi mesi chi ha avuto a che fare con il Curcio, tra cui alcune persone che lavorano all'interno del Carcere che abbiamo sentito subito dopo la notizia del presunto suicidio, ha affermato di averlo visto strano. Depresso, solitario. Non partecipava più agli incontri del gruppo. Ad un certo punto ha rifiutato le visite dei familiari ed anche l'invio dei pacchi. 

Ma perchè si è impiccato?

Molti hanno legato questa scelta alla sua situazione sentimentale. La sua donna (che lo aveva avvisato prima del 24 novembre 2009, "vuoi fare la loro stessa fine?"), con la quale ha concepito un figlio, aveva iniziato una nuova relazione? Ma lui, Curcio, era consapevole di aver avuto una condanna all'ergastolo. E ci mette nove anni per fare questa riflessione? Non sembra credibile questa versione che è stata fatta circolare.

In questi ultimi giorni si sta insistentemente parlando di una lettera scritta dal massacratore. Una sua parente, nei giorni scorsi, ha pubblicato un frammento con una frase molto ambigua: "Qualcuno pagherà". Il post sui social è stato cancellato dopo poche ore. 

Ma a chi si riferiva la nipote di Curcio?

E ancora. Nel suo paesello sta circolando insistentemente una voce: molti parlano di istigazione al suicidio. Curcio aveva deciso di collaborare? Si era pentito di aver ammazzato una donna con quelle macabre modalità? 

Lo hanno costretto attraverso una frase del tipo: "O ti suicidi o ci pensiamo noi!"?

Curcio ha visto in pericolo la vita dei suoi familiari? Il messaggio della nipote ("Qualcuno pagherà") potrà aprire una nuova fase? Ci troviamo all'inizio di una guerra tra due fazioni contrapposte?

Lo ripetiamo, abbiamo semplicemente messo insieme dei fatti. Come il ragionamento ipotetico, abduttivo, vuole. 

 

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