«Si aizzano i cittadini, affinchè usino l'istinto e non la ragione»

L'OPINIONE. «È la diffusa cultura dei pesi e delle misure diverse a seconda della convenienza personale del momento. Inquietante e allorché ciò avvenga da parte di alcuni politici e giornalisti, per finalità unicamente demagogiche e strumentali.»

«Si aizzano i cittadini, affinchè usino l'istinto e non la ragione»
ph ilmanifesto

Ritorno sulla scarcerazione di Brusca per ulteriori considerazioni. Scopro che buona parte degli italiani hanno una propensione alla forca. Chi si è macchiato di gravi delitti, che hanno suscitato l'indignazione collettiva, non meriterebbe alcuna possibilità di riscatto.

Il fatto che abbia collaborato proficuamente con la giustizia conta poco o nulla. Si invoca in ogni caso il carcere a vita, qualcuno addirittura si è spinto a dire che Brusca dovrebbe essere sciolto nell'acido come il piccolo De Matteo. Talora sono gli stessi italiani che, quando un reato grave viene commesso da un loro figlio o congiunto, dichiarano senza esitazione che "è un bravo ragazzo" e merita comprensione.

È la diffusa cultura dei pesi e delle misure diverse a seconda della convenienza personale del momento. Inquietante e allorché ciò avvenga da parte di alcuni politici e giornalisti, per finalità unicamente demagogiche e strumentali.

Si aizzano i cittadini, affinchè usino l'istinto e non la ragione. La ritengo una deriva pericolosa. Viene messo in crisi lo Stato di Diritto e si ignora la Costituzione e le Convenzioni Internazionali. Sarebbe la barbarie del diritto.

In tale clima chi proponesse che i processi si facciano in piazza, e che le sentenze rispettino gli umori della folla, sarebbe acclamato leader.

 

 

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