Splendi come vita di Maria Grazia Calandrone

Il viaggio emozionale immaginato da Maria Grazia Calandrone nel suo libro “Splendi come vita”, finalista al Premio Strega 2021, ha la sua radice nella sua vita, quella più profondamente ricordata, vissuta e sofferta.

Splendi come vita di Maria Grazia Calandrone

In un vortice di eventi che rendono complicata la crescita serena di una bambina, abbandonata da una madre suicida a soli 8 mesi e adottata da una madre che scioglie a soli quattro anni il mistero della sua adozione, si contemplano i passi che rendono il suo andare ancorato alle manchevolezze, alle distrazioni di un affetto terremotato, inquieto, ma pesantemente presente nella sua esistenza.

Il “disamore” di cui ella parla spesso, si carica di parole non dette, di troppe attenzioni che portano allo scompiglio quotidiano in una crescita già di per se difficile, calcolata nella sua impossibilità di essere parte integrante di un vissuto senza traumi.

“Madre”, diventa, la cartina di tornasole delle angosce che generano un ripudio verso la vita, costellata di lutti, di perdite. La perdita è la parola chiave, perdita che accumula altre perdite in una geografia familiare che peserà su tutto lo svolgimento futuro della condizione esistenziale della protagonista.

Romanzo autobiografico, carico di spezzature, drammi.  Una voce poetica che infittisce la prosa di rimandi calcolati nella scompostezza delle sensazioni.

Maria Grazia Calandrone è riuscita a dare al verso la collocazione matura che si insinua nella  narrazione come un coltello che scava nell’intimo.

“Mamma, sei tanto stanca.

Puoi andare, mamma.

Mamma ti lascio al fuoco col mio dono

Da nulla, un foglio arrotolato

Fra le tue belle mani.

Mamma, io ti accompagno oltre le fiamme.

Le parole non servono a niente.

Abbiamo solo il tempo della vita, mamma.

Nient’altro.

Mi posso mettere vicino a te?”

Il distacco che fa splendere la mamma come vita, che ricompone il disagio del “disamore” per  catturare il pieno della vita posseduta tra le mani di una mamma. Nel libro il castello emotivo è forte tanto da trascinare la scrittrice in una indagine psicologica netta, chiara, fin dalle  sue prime fasi della vita con Madre. La storia tra una figlia e la sua madre adottiva, un esempio, una avventura, un travaglio, un condensato di amore e scherno, di irriverenza e assoggettamento.

Un viaggio che dura tutta la vita.

 

La poetessa e scrittrice Maria Grazia Calandrone nasce a Milano il 15 ottobre del 1964 e ha 56 anni di età. E' una poetessa, drammaturga, giornalista, attivista, artista visiva, insegnante, autrice e conduttrice per Rai Radio 3 italiana.

 

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