Urge un esercito di psicologi

L'OPINIONE DELL'AVVOCATO GUARNERA. Poi, scemata l'onda emotiva, tutto ritorna come prima.

Urge un esercito di psicologi

La tragica fine della povera Giulia, amplificata mediaticamente, ha determinato reazioni diverse.

La politica, come al solito, cerca di cavalcare la comprensibile indignazione collettiva per intestarsi iniziative che avrebbe dovuto e potuto intraprendere da tempo.

Ma lo sappiamo, oggi i politici si nutrono di slogan e di propaganda.

Poi, scemata l'onda emotiva, tutto ritorna come prima.

Tuttavia vi è un aspetto che mi preoccupa, ed è la invocazione forcaiola di molti cittadini.

La Costituzione viene totalmente dimenticata, si invoca un processo sommario, magari in piazza, e una pena che infligga sofferenza all'autore dell'omicidio.

Ricordo, per chi lo avesse dimenticato, l'art.27 della Costituzione Italiana:

"La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino a condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte."

Non serve alcun commento.

Giova invece ricordare alcune qualità che bisognerebbe possedere per essere persone adulte.

DISCERNIMENTO, che è la capacità di intendere e giudicare rettamente.

EQUILIBRIO, che è la capacità di essere consapevoli di sé e del mondo esterno, di valutare con obiettività, di comportarsi in modo equo.

MODERAZIONE, che significa avere il senso della misura, non andare fuori dalle righe.

TEMPERANZA, che è la capacità di regolare e moderare gli impulsi, i desideri, gli istinti.

Un popolo che non coltiva tali virtù è destinato ad essere suddito di chi detiene il potere.

Forse occorre un esercito di psicologi!