Assange e la fine della democrazia

L'OPINIONE. «Non so se ci si renda conto della gravità della vicenda Assange per quello che si ritiene un mondo democratico».

Assange e la fine della democrazia


Assange è in prigione da 12 anni per aver dato all'opinione pubblica notizie vere relative al modo di creare e condurre conflitti armati della Potenza USA

Può l'apparato industriale-militare accettare che qualcuno interferisca con i propri interessi di mercato?

Le guerre, tutte regolarmente non vinte dagli USA, sono il pabulum del mercato delle armi che ha un giro di affari annuo di circa 2000 miliardi di dollari. La cosa importante è stimolare il mercato creando guerre con pretesti più o meno seri, veri o falsi.

Non sono i presidenti USA a determinare le linee politiche ma le lobby che gestiscono la politica di quel Paese ed in particolare la lobby industriale-militare.

Ecco perché Assange deve essere punito e deve essere condannato a 175 anni di galera.

In questo modo stiamo sancendo la fine anche della semplice idea di democrazia. L'eventuale condanna di Assange sarà la pietra miliare della fine anche formale dell'idea di democrazia.

Una comunicazione fatta di giornalisti che si prostrano come zerbini ai piedi del potere senza cercare di metterne in luce tutte le nefandezze, sono i principali corresponsabili dell'attuale sfascio.

Speriamo che in un ultimo sussulto di saggezza le Corte di Londra respinga la estradizione e dia la libertà ad Assange. In caso contrario finiamola di considerarci diversi da tutti gli altri regimi definiti non democratici.

L.P.

 

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